Itinerario in moto tra laghi e passi alpini da Lozzo di Cadore ad Ampezzo, per le famose Tre Cime di Lavaredo e il Lago di Sauris.
Oggi le nostre moto ci portano in Veneto e in Friuli, tra le strade più belle d’Italia, a ridosso delle Dolomiti, dove il manto stradale è sempre impeccabile e i panorami sono sempre meravigliosi.
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Lozzo di Cadore
Partiamo da Lozzo di Cadore, nell’alte valle del Piave. Il paese è noto per gli antichi sentieri e per la Roggia dei mulini: consigliamo il suggestivo sentiero botanico intitolato a “Tita Poa” che percorre il bosco sovrastante la strada che conduce a “Pian dei Buoi”. L’altopiano è posto a circa 1800 metri di quota, ai piedi delle Marmarole, ed è raggiungibile percorrendo una carrozzabile asfaltata in 20 minuti di moto.
Pian dei Buoi
Lo splendido panorama delle cime che circondano i verdi pascoli formano uno scenario unico nella sua bellezza: da “Pian dei Buoi” sono possibili diverse passeggiate d’alta quota che portano, tra gli altri, al rifugio Ciareido (m. 1969), a Col Vidal (zona fortificata nel corso della grande guerra), a Col Cervera, e al Pian de Paradis.
Sella di Razzo e Rioda
Lasciato il borgo, proseguiamo per la SP619, in direzione Sauris. La strada, curva dopo curva, è immersa in uno scenario alpino stupendo, tra boschi , pascoli e rocce erose dalle intemperie. Si valicano in sequenza la Sella di Razzo e successivamente, imboccando la SP73, la Sella di Rioda. La regione, davvero poco consciuta, ci permette di guidare in massima libertà e serenità: le uniche, pochissime, moto incontrate sono targate tutte Germania e Austria.
Sauris
Arriviamo quindi, e con estrema calma, a Sauris. E’ un paese dalle antiche tradizioni immerso nella natura delle Alpi Carniche. Il comune, situato in una verde conca dominata da splendide cime dolomitiche, è il più alto del Friuli Venezia Giulia ed è composto da tre frazioni: Sauris di Sotto, Sauris di Sopra e Lateis e dalle località La Maina e Velt che si collocano tra i 1000 e 1400 metri s.l.m.. Subito dopo incrociamo l’omonimo lago, che, seppur artificiale, ci da un senso di pace e di silenzio incredibile. Spenti i motori, possiamo sentire solo il vento che accarezza la selvaggia natura che ci circonda. Foto di Sauris di engripo, pixabay Libera per usi commerciali, attribuzione non richiesta.
Passo del Pura
Dopo tante foto e un abbondante relax con i piedi nelle gelide acque del lago, proseguiamo in direzione Ampezzo, ma decidiamo di avventurarci per il Passo del Pura, strada alternativa alla SP73 che abbiamo percorso fino a ora. La strada, stretta e tortuosa, non smette mai di regalarci meravigliose vedute tra boschi e sulla Valle del Tagliamento. Prima di giungere ad Ampezzo decidiamo di sfamare la nostra fame (che come sempre cresce ad ogni chilometro quando si va in moto) presso il Rifugio Alpino Tita Piaz. Qui possiamo assaggiare tutti i piatti della tradizione e di produzione locale, come i funghi, i salumi e la birra artigianale di Sauris, le erbe, i formaggi e in particolare i cjarsons, ravioli locali con ripieno salato o dolce, ovviamente affogati nel burro di produzione locale.
Arriviamo quindi ad Ampezzo, sulla SS52 e da qui suggeriamo di “sfidare” la Salita del Kaiser, ovvero la famosa salita del Giro d’Italia del Monte Zoncolan.