I passi più belli da fare in moto in Lombardia sono davvero numerosi, ma il fascino del Passo San Marco e della Val Taleggio è innegabile.
A circa un’ora da Milano, nel punto più settentrionale del Lago di Como, inizia la Valtellina e il divertimento per tanti motociclisti, a partire passi del Maloja, Spluga, Bernina, Stelvio, Gavia, Aprica.
Altitudine (metri s.l.m.) | 1.985 |
Lunghezza | 29 Km |
Collegamento | Albaredo per San Marco – Mezzoldo |
Numero di tornanti | 29 |
Chiusura invernale | ottobre > maggio |
Condizioni stradali e note | Discrete – A tratti dissestato |
A Morbegno, celebre per la festa dedicata al vino “cantine aperte”, ad inizio valle, parte il bellissimo Passo San Marco, che si snoda sulle Alpi Orobie in direzione Bergamo.
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Morbegno – Passo San Marco
Partiti per provare la BMW F 750 GS, imbocchiamo la strada che sale lungo la ripida parete verso i 1.985 metri sul livello del mare del valico, i tornanti sono tanti e le curve non mancano. Il manto non è sempre nelle migliori condizioni, per cui prestate attenzione, ma verrete ripagati dal panorama della Valtellina che si gode salendo. Ci si addentra poi nella valle, molto stretta, profonda, dalle pareti ripide. Ad inizio stagione, appena apre è sempre bellissimo attraversare il passo sfiorando le pareti di neve prima che si sciolgano. Ma è in cima che si gode del vero spettacolo, quando gli occhi si riempiono della vastità delle vette orobiche e della Val Brembana che si apre scendendo sull’altro versante.
Al valico è possibile ammirare le insegne dell’allora Repubblica di Venezia che costruì questa strada per uno sviluppo economico dei commerci con le valli svizzere (dal 1512 al 1797 la Valtellina appartenne ai Grigioni).
Sul versante orobico del passo si trova il rifugio Cà San Marco, per anni la casa cantoniera del passo e uno dei più antichi rifugi delle Alpi, edificato nel 1593. Sulla sua facciata una lapide ricorda “Per due secoli questa cantoniera vigilò sulle alpi Brembane i traffici e la sicurezza della Repubblica di San Marco”.
La discesa in direzione Bergamo è un po’ meno appagante ma pur sempre bella e soprattutto immersa nei freschi boschi, che male non fanno con la canicola estiva.
Val taleggio
Superati i vari borghi che separano i 2.000 metri del passo da San Giovanni Bianco, svoltiamo a destra per prendere la SP25 della Val taleggio, anche detta “piccola Svizzera bergamasca”. La valle è percorsa dal torrente Enna che nel corso dei secoli, tra Taleggio e San Giovanni Bianco, ha formato una spettacolare forra della lunghezza di circa 3 chilometri, chiamata l’Orrido della Val Taleggio. Attenzione nel fermarvi a scattare foto perché la strada è molto stretta, ma è innegabile il fascino di questo “canyon” e la bellezza del torrente che lo attraversa.
Il fascino di questa strada non è solo dato dal sapore dello stracchino Taleggio, il prodotto più’ tipico di questa valle, ma si può trovare anche tanto verde, quiete, tranquillità, aria buona, alberghi ospitali, insomma tutti gli ingredienti necessari, per una gratificante sosta o weekend.
Varianti
Dopo qualche chilometro in direzione Ovest avete due alternative: o continuare sulla SP25 in direzione Val Sassina (e Lecco) attraverso il Passo del Culmine di San Pietro, molto suggestivo, oppure andare verso sud nella Valle Brembilla, nota per il Monte Corno, le mulattiere e le piccole cascate nascoste nei boschi. Qualunque sia la vostra direzione, non rimarrete delusi e siamo sicuri che tornerete presto a godere di questi stupendi monti, delle curve e dei paesaggi che riempiono il cuore.