Giro in moto tra la Valle di San Cassiano e la Val Gardena, luoghi di memoria della Grande Guerra. Itinerario e consigli utili.
Il Passo Valparola si trova tra il Trentino Alto Adige ed il Veneto e, con il Col di Lana, offre un itinerario molto interessante tra la natura dolomitica e la storia del Forte dei tre Sassi, risalente alla prima guerra mondiale.
Altitudine (metri s.l.m.) | 2.192 m |
Lunghezza | 30 Km |
Collegamento | San Cassiano – Cortina d’Ampezzo (est) |
Numero di tornanti | 29 |
Cosa vedere nei dintorni | Lago di Valparola, trincee prima guerra mondiale al Col di Lana, Forte tre sassi. |
Piatti Tipici della zona | Kaiserschmarrn (frittata dolce ai mirtilli), speck, selvaggina. |
Chiusura invernale | no |
Condizioni stradali e note | Ottime condizioni – Difficoltà: facile |
Indice dei contenuti
Forte tre Sassi:
Costruito tra il 1897 e il 1901 dall’esercito Austroungarico, il Forte era posto al confine con il Regno d’Italia. Fortificazione di importanza logistica, era dotato di 4 cannoni e 4 mitragliatrici che dovevano servire per frenare l’avanzata italiana verso la Val Badia e la Val Pusteria, allora ancora sotto il controllo austriaco.
Danneggiato irrimediabilmente dagli italiani nel 1915, fu abbandonato dagli austriaci e, dopo gli anni Trenta, fu destinato a museo. Restaurato nel 2007 oggi è un importante luogo storico dove ripercorrere trincee e vicende della Grande Guerra.
Itinerario:
Partiamo da San Cassiano per percorrere i pochi chilometri che ci separano dal Passo Valparola, infatti tramite la SP37 ci vogliono circa venti minuti per arrivare. La strada ben tenuta e le curve morbide e mai impegnative ci consentono una guida rilassata e possiamo ammirare il Col di Lana che svetta davanti a noi in corrispondenza della Val di San Cassiano. Senza neanche accorgercene, passiamo dal Trentino Alto Adige al Veneto e la strada prende il nome di SP24 del Passo Valparola.
Arrivati al passo possiamo fermarci al lago di Valparola per poi proseguire verso il museo del Forte tre Sassi, affascinante testimonianza della grande guerra. Dopo un po’ di sana cultura, riprendiamo le moto imboccando la SR48 per fare due curve verso il Passo Falzarego e poi giù, per l’ultimo tratto di strada che ci porterà alla meta: la nota Cortina d’Ampezzo.