Dolomiti in moto: Passo Giau

Scopri Passo Giau in moto nell'itinerario da Cortina d'Ampezzo a Selva di Cadore, passando per Alleghe, una strada davvero imperdibile.

Passo Giau itinerario in moto
Passo Giau - Veneto in moto

Il Passo Giau è una delle più belle strade da fare in moto nelle Dolomiti. Itinerario da Cortina D’Ampezzo ad Alleghe.

Nel nostro tour tra le Dolomiti, abbiamo deciso di fare un breve ma bellissimo tratto, da gustare chilometro dopo chilometro, partendo dalla celebre Cortina D’Ampezzo alla volta di Alleghe, piccolo borgo che affaccia sull’omonimo lago in una cornice d’autore.

Altitudine (metri s.l.m.) 2.230
Lunghezza 28 Km
Collegamento Cortina D’Ampezzo – Selva di Cadore
Numero di tornanti 62
Chiusura invernale ottobre > aprile
Condizioni stradali e note asfalto ottimo – prestare attenzione agli animali al pascolo

Indice dei contenuti

  1. Cortina D’Ampezzo
  2. Passo Giau
  3. Alleghe e il lago
  4. Mappa e informazioni

Cortina D’Ampezzo

Cortina D'Ampezzo - Dolomiti in moto
Cortina D’Ampezzo – Dolomiti

Arrivare e partire da Cortina d’Ampezzo è sempre una forte emozione. La bellezza della Valle d’Ampezzo, la conca ampia e soleggiata che ospita Cortina, attrae visitatori da tutto il mondo in qualsiasi periodo dell’anno. E’ circondata dalle Dolomiti, patrimonio UNESCO. Cime monumentali come il Cristallo, le Tofane, le Cinque Torri, il Pomagagnon, il Becco di Mezzodì sono fra le montagne annoverate tra più belle del mondo. Per i motociclisti è uno dei migliori punti di partenza per visitare in moto le vette e i passi più belli d’Italia, dal Falzarego al Gruppo del Sella, dal Cadore alle Tre Cime di Lavaredo. Oltre alle numerose chiese, Cortina fu sede delle Olimpiadi del 1956 e tra i vari luoghi da visitare consigliamo anche i siti storici della Grande Guerra, come il Forte dei tre sassi. Qui consigliamo la visita guidata dalle esperte guide locali che vi racconteranno tanti aneddoti tramandati nel tempo che non si leggono sui libri di storia.

La foto perfetta: Passo Giau

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la vallata sotto il Passo Giau

Che facciate o meno “l’allungo” a visitare il museo di guerra, da Cortina, in direzione sud, imbocchiamo la SP638 in direzione sud. Da qui inizia la nostra splendida pennellata di curve, prima tra i boschi e successivamente il panorama si apre sulle vette delle Dolomiti. Ci troviamo a guidare con il sole che da sud illumina perfettamente le montagne e ogni spiazzo è una tentazione per fermarsi a fotografare lo scenario. E si arriva dolcemente nel grande parcheggio del Passo Giau a 2.236 metri di quota. È situato al centro di un vasto alpeggio, ai piedi del Nuvolau (2.574 m) e dell’Averau (2.647 m) da cui è possibile raggiungere facilmente il Monte Pore (2.405 m) o anche l’alpe di Mondeval. Il panorama è qualcosa di incredibile e nessuna foto può rendere le emozioni che si provano. Si possono ammirare: ad ovest, verso Colle Santa Lucia, le Pale di San Martino, le Cime D’Auta, la Marmolada, il Piz Boè e i Setsass, ad est la conca di Cortina D’Ampezzo, con le Tofane, la Croda Rossa, il Pomagagnon, il Cristallo, Croda da Lago, Lastoni di Formin.

Alleghe e il lago

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Alleghe

Da questa meraviglia della Natura iniziamo la nostra discesa verso Selva di Cadore. Giunti a Codalonga potete scegliere se fare la strada più tortuosa attraverso Colle Santa Lucia, oppure da Selva di Cadore prendere la più diretta Provinciale 20 verso Caprile. Giunti lungo il Torrente Cordevole, la strada si fa dritta e vi potete finalmente rilassare per godervi l’arrivo al Lago. Alleghe è un grazioso paesino di montagna inserito in un contesto naturale unico e straordinario in riva all’omonimo lago ed ai piedi del maestoso Monte Civetta, nel cuore geografico delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Il borgo è purtroppo anche diventato noto per i Misteri di Alleghe. Dal 1933 al 1946 una catena di quattro omicidi, avvenuti nei pressi del lago di Alleghe e all’interno di un importante albergo del paese, diviene nota come “i misteri di Alleghe”, dal titolo del libro scritto da Sergio Saviane nel 1964, anticipato da un suo articolo per Il Lavoro illustrato dell’aprile del 1952. L’inchiesta giornalistica determinò l’avvio di un’indagine condotta dai carabinieri che si concluse con l’arresto dei responsabili della catena di omicidi. Questi delitti hanno ispirato anche la miniserie televisiva Buio nella valle del 1984.

Dove dormire e mangiare

Mappa