Swank Rally di Sardegna 2019: video e racconto

Swank Rally di Sardegna: grazie a Deus e Zocchi torna la mitica gara degli anni 80 in modalità gentleman e aperta ad ogni tipo di moto, anche vintage.

Video: Swank Rally di Sardegna con 150 piloti da tutto il mondo, moto che han fatto la storia, piloti famosi e percorsi incredibili!

Il Rally si è concluso da pochi giorni e abbiamo ancora il sorriso stampato mentre ne stiamo parlando. Era il 1984 quando Renato Zocchi inventò il Rally di Sardegna, al ritorno dalla Paris-Dakar, per permettere a tutti di vivere un pezzo di quella folle gara e “miraggio africano”. Nel 1987 furono oltre 1.000 gli iscritti al rally, tra partecipanti auto e moto, assistenti e appassionati.

Nel 2019, grazie anche a Deus Ex Machina con Filippo Bassoli (Managing Director) e proprio Renato Zocchi, possiamo di nuovo tornare a vivere un pezzo di storia e a divertirci con le nostre moto, vintage e non, nella splendida Sardegna in 4 giorni, dal 18 al 21 maggio.

Race day 1 – A Monza la pioggia cerca di rovinare la partenza ma non ci riesce, complici l’Autodromo di Monza durante l’evento «The Reunion», dove tantissimi motociclisti assistono alle prime fasi del Rally che si svolge in modalità gentleman “ognuno si cronometra speciale per speciale”. Ci sono campioni del calibro di Fasola e Botturi, piloti italiani e stranieri da Stati Uniti, Hong Kong, Svizzera, Olanda… e sfegatati delle due ruote come Roberto Parodi e Ottavio Missoni. Ognuno può partecipare con la formula che preferisce: due categorie competitive, la prima per le moto fino al 2000, la seconda per quelle dal 2000 in poi, ma ci si può inoltre iscrivere anche senza prendere parte alla competizione (la terza categoria).

Noi ci siamo, non senza aver sofferto contrattempi e atteso ricambi del KTM 950 alla cui guida c’è Marco Nebbiolo, carico e felice come un bambino nel mondo dei giocattoli, tra Honda e Yamaha storiche, Bmw di ieri e di oggi, veri bolidi da rally e la nuova Ténéré 700 guidata da Botturi. Dopo la registrazione, le verifiche tecniche e una breve speciale nel fettucciato preparato all’interno dell’Autodromo, si parte per Genova e ci si imbarca come una mandria di tori carichi per la festa di San Firmino.

Race day 2 – Finalmente Sardegna, Porto Torres, ma con due ore di ritardo, per cui ci si affretta a partire col sole ma inseguiti dal maltempo. Sul percorso insieme a noi ci sono due medici in moto, ambulanze 4×4 pronte ad intervenire, furgoni di assistenza, del resto è un vero e proprio rally! Dopo pochi chilometri le tracce di Renato Zocchi iniziano a darci il benvenuto, tra pietre, polvere e passaggi non proprio delicati, molliamo un po’ il gas e ci concentriamo sulla guida. Un timido sole ci accompagna  per tutta la giornata. I percorsi sono a tratti più difficili e altre parti più scorrevoli, ma il continuo cambio di paesaggi e del terreno ci fa subito innamorare di questa meravigliosa Sardegna. Dopo 240 km, di cui 30 di prova speciale, arriviamo a Gavoi, un piccolo borgo nell’entroterra.

Race day 3 – Il terzo giorno arriva la tempesta: partiamo sotto la pioggia, e la mattinata inizia con un percorso davvero molto difficile per i piloti di moto bicilindriche come la mia: pietre e sabbia bagnata rendono difficile gestire il peso, ma dopo qualche caduta ne usciamo comunque vittoriosi. Dopo ore con pioggia e nebbia, francamente stanchi, decidiamo di tagliare un pezzo della seconda parte in quanto sarebbe stato davvero difficile proseguire con le nostre moto e optiamo per una bella e rustica trattoria sarda (anche questa è avventura!). Arriviamo a San Teodoro in un bellissimo Resort, tra una birra e qualche risata con i compagni di viaggio ci riposiamo in vista del giorno successivo sperando in un bel sole caldo.

Race day 4 – La mattinata seguente, dopo pochi km di sterrato, ci aspetta una prova speciale molto particolare! Un percorso che unisce una pista da enduro con quella da cross: è stata davvero dura, ma l’emozione di volare sui salti con il mio Ktm 950 è stata impagabile! Un po’ meno per le mie forcelle che ne hanno risentito! Riprendiamo la traccia percorrendo gli ultimi 150 km, che ci separano da Porto Torres, finalmente in una giornata di sole pieno. Percorriamo i lunghi sterrati che corrono per le montagne sarde fino ad arrivare alla spiaggia d’arrivo dove una lunga schiera di moto rendono lo scenario davvero unico. Premiazione, ancora risate e bei momenti in compagnia di tutti i partecipanti e degli organizzatori. Che finale stupendo!

Il mattino dopo sbarchiamo a Genova, salutandoci tutti come un gruppo di amici dopo due settimane in vacanza in Sardegna, con la stanchezza addosso che non batterà mai la felicità di aver partecipato a questa prima edizione dello Swank Rally di Sardegna. Tante storie e aneddoti da raccontare, tante nuove amicizie, un ricordo indelebile di giorni stupendi in una terra che per l’enduro è un vero paradiso.

Ringraziamo in ordine sparso ma non di importanza: Renato Zocchi per tutta l’organizzazione e per le tracce (e che tracce!), Filippo Bassoli e lo Swank Team per l’accoglienza e il calore con cui abbiamo trascorso questi giorni, Anlas per le Capra-X che ci hanno fatto girare col KTM 950 come se fosse una moto da gara, Garmin con il GPSMAP 276CX per non averci fatto perdere tra le pecore, Enduristan per le borse e lo zaino che nemmeno un panzer potrebbe danneggiare, Alpinestars per gli stivali Tech 7 Enduro che hanno salvato le nostre caviglie dalle tracce di Renato, AICS Motociclisimo per tutto il loro supporto!

Ci vediamo l’anno prossimo, sempre più numerosi, ci potete scommettere!

Fabio e Marco

Photo and video Credits (Fabio Capone – Marco Nebbiolo)

FONTEFoto e testi di Marco Nebbiolo