La Sardegna in moto come non l’avete mai vista, tra Olbia, Tempio Pausania, Castelsardo, Lodè, tra mare e monti, su strada e fuoristrada.
Pronti a imbarcarci con la mia “piccola” e inarrestabile CRF 250 Rally e Guido con il suo KTM 690, ci troviamo con Gianni Giorgi, fondatore della Scuola di Motociclismo GSSS Curve&Tornanti.
Indice dei contenuti
- Tempio Pausania e Castelsardo
- Lago Coghinas e Buddusò
- Parco Tepirola e Cala Liberotto
- Siniscola e ritorno
In tutto siamo una ventina di motociclisti, ben assortiti per età, capacità e moto, dai grandi GS, alle Africa Twin, alle mono più o meno tecniche.
Giorno 1
Arrivati a Olbia, ci facciamo subito i primi 150km del giorno. La pioggia e i terreno pesante deviano le maxi verso un percorso asfaltato: sarebbe inutile mettersi su sterrati con moto pesanti in condizioni difficili come oggi, avendo 4 giorni a disposizione per divertirsi fuori strada. Per le mono invece inizia la festa: la pista prende inizio appena fuori Olbia e sale sui rilievi che circondano Monte Pinu. Sono solo 800m s.l.m. ma bastano per allargare lo sguardo al mare fino quasi alla Corsica oltre le Bocche di Bonifacio. Un breve passaggio su asfalto e poi di nuovo immersi tra macchia mediterranea e granito del Monte Limbara verso Tempio Pausania. Il terreno umido misto a granito offre un ottimo gran grip. Ci ritroviamo con le maxi per il pranzo al ristorante Li Tre Funtani, dove la pioggia è un’ottima scusa per godersi il pranzo con calma (anche per tutto il ben di Dio che ci arriva a tavola).
Dopo pranzo facciamo un un po’ di strada con le maxi: il tratto è veloce, ma molto bagnato, ma anche i meno esperti viaggiano senza problemi, anche grazie ai consigli sul campo dell’istruttore (e tour leader). Ci si divide ancora, tra asfalto, con una sosta alla terrazza panoramica sulla valle della Luna, e tra sterrati veloci dietro Catelsardo, salendo sul costone a picco sul mare verso la costa settentrionale della Gallura. Arriviamo a sera, all’Agriturismo Monte Istolargiu a Valledoria, e di nuovo la cucina ci lascia più che soddisfatti.
Giorno 2
Torniamo al panorama dove le maxi non erano arrivate, uno spettacolo baciato dalla luce finalmente. Partiamo tutti insieme oggi, tra piste veloci sotto pale eoliche, tratti più stretti tra i graniti e persino qualche piccolo guado tra campi e pascoli che diverte tutti, mono e maxi. Arriviamo alle pendici nord di Monte Sassu, dove si può ammirare il grande Lago Coghinas e il selvaggio mondo naturale che lo circonda. Torniamo verso Tempio Pausania sempre su terra, per salire ancora in quota al Monte Limbara, dove la pista taglia i boschi di conifere: bellissimo!
Pranziamo al Ristorante Belvedere a Berchidda: da qui si osservano le foresti di pini e le strade sterrate che ci aspettano nel pomeriggio per completare i 180km di tour del secondo giorno. Arriviamo, stanchi ma felici, all’Agriturismo Santa Reparata di Buddusò dove di nuovo la bontà della cena fa tandem con l’abbondanza delle porzioni (mettete in preventivo un paio di settimane di dieta al rientro).
Giorno 3
Partiamo presto in direzione Lodé. Il percorso va dalle scorrevoli sterrate nelle sugherete alle piste più montuose delle pendici di Punta Ololvicae prima e Cigoli poi. In un paio di occasioni le maxi si separano dai mono per permettere loro di avventurarsi in qualche passaggio più tecnico. Poi ancora tutti insieme nei profondi e suggestivi canaloni caratteristici del parco Tepilora. Arriviamo nuovamente (stranamente) affamati all’agriturismo Sas Petras Latas, con una terrazza panoramica bellissima (inutile ribadire il discorso dieta al rientro).
Nel pomeriggio ci godiamo ancora qualche saliscendi tecnico, prima di arrivare al tracciato che via via si fa più scorrevole nell’avvicinarsi alla costa. Ed è ancora la pioggia dei giorni precedenti che ci regala guadi e infinite pozze: tutti dentro, come bambini felici quando la mamma non ci vedeva! Deviamo quindi per un ponte crollato verso l’hotel Quattro Lune di Cala Liberotto. Sono 130 i km del terzo giorno, un po’ meno del solito ma molto intensi, va bene così.
Giorno 4
L’ultimo giorno ci porta di nuovo verso Nord, prima lungo la costa su piste sabbiose tra pinete e mare (in piena stagione non sarebbe consentito ovviamente, per questo ottobre è un mese perfetto per farlo). E di nuovo si torna in montagna, del resto la Sardegna è anche questo! Salite impegnative ma accessibili a tutti: usciamo dal bosco per conquistare una postazione di avvistamento antincendio da cui la vista, sulla piana di Siniscola, con contorno di monti e mare, appaga ogni fatica. Dopo la sosta pranzo a S.Anna di Lodè, le maxi iniziano a dare segni di cedimento: il gruppo salta così le insidie sterrate delle alture, optando per un bellissimo tratto di asfalto dove divertirsi, tagliando boschi e piccoli borghi tra terre disabitate e suggestive che solo la Sardegna sa regalare. I mono invece si godono gli ultimi passaggi più tosti per arrivare tutti insieme sugli ultimi sterrate di campagna che ci riportano a Olbia. Anche oggi 140 km di moto di gran livello!
Riprendiamo il largo, felici, stanchi e sorridenti, ma non sarà l’ultima volta. Denis Propenso (il nostro inviato Off).
Foto di Denis Propenso e GSSS Curve&Tornanti
Ringraziamo GSSS Curve&Tornati, Gianni Giorgi, Sara (e il loro furgone) per la loro organizzazione impeccabile; Franco Willy Romitelli, fotografo, ex-rallista in Africa, per le foto; Corrado, guida sarda collaboratore di GSSS ed esperto conoscitore degli sterrati sardi, tutti i partecipanti per la compagnia! All’anno prossimo! |