Langhe, Roero e Monferrato, sono tre magnifiche zone del Piemonte da scoprire in moto, tra vigneti, tartufi, castelli e borghi medievali.
Siamo stati tre giorni sulle bellissime strade di queste terre, dal 2014 Patrimonio dell’UNESCO, quasi senza meta, perché perdersi tra queste curve che abbracciano colli e borghi antichi è un vero piacere. Il tutto accompagnato dal sapore inconfondibile dei vini più pregiati, dei tartufi più profumati e dei piatti tradizionali più gustosi.
Partendo dalle Langhe, proponiamo il nostro itinerario e le tappe che abbiamo fatto strada facendo, ma vi ricordo che la zona è ricchissima di tante altre mete, storiche, culturali ed enogastronomiche.
Indice dei contenuti
- Roddi
- La Morra
- Cantina Marrone
- I tartufi di Verduno
- Barolo
- Grinza Cavour
- Montelupo Albese
- Mappa e informazioni
Per questo motivo vi consigliamo sempre di visitare il sito dell’ente del turismo per ogni vostra necessità. Noi abbiamo dovuto concentrare il giro nelle Langhe in breve tempo, per esigenze lavorative, per cui ringrazio Angelo di The BYK, per la sua guida, amicizia ed esperienza nell’organizzare il tour e nel guidarci curva dopo curva.
Roddi
Da Milano, in un’ora e mezza arriviamo ad Alba, che appunto superiamo per inerpicarci al primo dei castelli della zona orientale, il Castello di Roddi. Posto in cima alla collina del borgo di Roddi, il castello fu di proprietà di Gaio Francesco della Mirandola, discendente e nipote del noto filosofo Pico della Mirandola. Merita una visita soprattutto per l’architettura, ma vi consiglio di prenotarla, soprattutto nei weekend.
- Dopo il tuffo nella storia, lasciamo le moto parcheggiate lì vicino per scoprire invece l’Università dei Cani da Tartufo, fondata addirittura nel 1880, e ufficializzata nel 1935. Qui, il Rettore in persona, Giovanni Monchiero, ci ha raccontato la storia della loro attività, tante curiosità legate alla ricerca del tartufo bianco e nero, ma soprattutto ci ha fatto passare due splendide ore con i suoi cani a cercare questi diamanti della terra.
La Morra
Dopo tanto scarpinare ci dirigiamo quindi a La Morra, il piccolo borgo la cui piazza principale, Piazza Castello, è un vero balcone da cui ammirare il territorio delle Langhe dall’alto. Da non perdere la Torre Campanaria, la Chiesa della Santissima Annunziata e tutti gli altri edifici storici, chiese e monumenti che si possono ammirare tra i vicoli di questo splendido borgo, magari tra un calice di vino e l’altro.
- Tappa fotografica obbligatoria anche alla celebre Cappella della Madonna delle grazie o cappella delle Brunate o cappella del Barolo, diventata negli anni un vero e proprio simbolo artistico delle Langhe, ad opera dell’artista inglese David Tremlett per gli interni e dell’artista americano Sol Lewitt che curò la parte esterna.
Vini e pranzo
E poi la fame è arrivata, senza pietà e con prepotente desiderio di provare alcuni tra i vini più buoni del territorio. Ci consigliano la Cantina Marrone, a due passi da La Morra e dalla chiesa colorata e il cui ristorante affaccia proprio sul famoso Cedro del Libano piantato nel 1856.
- Prima nota di merito, i motociclisti possono parcheggiare nel cortile principale! Seconda nota: ci accompagna uno dei proprietari a fare il giro della cantina, raccontandoci tutto il loro studio e impegno per produrre questi eccellenti vini. Terza nota: la degustazione avviene a tavola! Tra antipasti, primi e secondi tutti fatti in casa, assaggiamo il loro Barbera Superiore, l’Arneis, il Barolo solo per citarne alcuni.
Verduno
Pranzo eccellente, come il vino, che però non si è limitato al singolo calice. Non potendo quindi guidare subito, dalla Cantina Marrone hanno chiamato i ragazzi di Bianco Tartufi, che ci sono venuti a prenderci con la loro Jeep.
- Giovani, simpatici e molto in gamba, prima ci hanno portato a prendere un caffè nel pittoresco borgo di Verduno, raccontandoci la loro storia e il loro impegno per l’ambiente e il turismo (oltre che per i cani da trifola) e poi di nuovo a cercare i tartufi, in compagnia della loro cagnolina. Qua è abbiamo passato un’ora bellissima immersi nel bosco, con l’irrefrenabile “Bianca” che ha trovato in poco tempo un bel po’ di bianchi e neri.
Storia del Barolo
Il tempo vola e non è mai abbastanza, per questo motivo, non potevamo non passare da Barolo, sede della storica Cantina Marchesi di Barolo, che si affaccia sul borgo e sull’omonimo Castello.
- L’ospitalità della famiglia Abbona, proprietari delle cantine sin dal 1929, è pari al pregio dei loro vini e alla continua ricerca della perfezione e dell’eccellenza. Ernesto Abbona in persona ci accompagna attraverso le antiche botti e tra i segreti e gli aneddoti che hanno fatto la storia di questo successo. Un passaggio da non perdere, soprattutto per il viaggio che farete nella degustazione dopo il tour.
Grinzane Cavour
Il nome del piccolo borgo è stato cambiato nel 1916 per rendere omaggio allo statista Camillo Benso Conte di Cavour, che fu Sindaco del piccolo comune per ben 17 anni. Cavour, tra le tante opere, fu anche il primo a sperimentare nelle cantine la produzione del famoso vino Barolo.
- Grinzane Cavour ha una posizione strategica e bellissima. Il castello poi fa da padrone: posto su un colle circondato da vigneti, tra le suggestive mura è possibile visitare le diverse, il museo etnografico e degustare altri vini prelibati nell’Enoteca Regionale Piemontese “Cavour”.
Montelupo Albese
Avendo purtroppo saltato la terza degustazione, per responsabilità e rispetto del codice della strada, ci dirigiamo finalmente all’albergo prenotato durante la giornata (voi fatelo con anticipo perché trovare posto nei weekend non è affatto semplice). Nel minuscolo comune di Montelupo Albese (505 abitanti e parte della Unione Comuni Colline di Langa e del Barolo e della Associazione Nazionale Città del Vino). Troviamo un insolito hotel…
- Ca’ del Lupo è una struttura moderna ma perfettamente integrata sul colle. La sua forma a gradoni non stona e soprattutto vi svegliate affacciati sulle spettacolari colline sottostanti che emergono dalla foschia delle belle giornate d’autunno. Ceniamo nel ristorante della struttura, ottimo e molto curato, con un notevole rapporto qualità prezzo data la posizione e la qualità di piatti e vini. Notte super!