Il meglio della Corsica in moto in poche tappe e pochi giorni. Una breve guida per esplorare quest’isola selvaggia dal mare turchese.
Mare cristallino, spiagge incantevoli, natura selvaggia e strade da capogiro, queste sono le prime parole che ci fanno pensare alla Corsica. Dopo varie avventure negli anni precedenti quest’isola ci ha letteralmente fatto perdere la testa.
Decidiamo di approfondire la scoperta della Corsica con nuove tappe ed esperienze che, negli anni precedenti, ci eravamo persi. Durante tutta la permanenza in quest’isola si può godere di strade in buono stato piene delle nostre amate curve, ma attenzione, è molto alta la probabilità di imbattersi in animali liberi, soprattutto nelle zone più selvagge e montane.
Indice dei contenuti
- Cose da sapere
- Il dito della Corsica
- Il deserto di Agriates
- Canyon e Calanchi
- Il fiordo di Bonifacio
- E ritorno
Partenza
Ricordate che siete in Francia perciò è obbligatorio indossare guanti omologati ed avere con sé il giubbotto catarifrangente. Il nostro mezzo è una Bmw F 800 equipaggiata con borse laterali in alluminio e una piastra auto costruita per portare un borsone da 100 litri.
Ė una tranquilla sera di fine luglio, il porto di Vado ligure ci attende per il nostro viaggio sulla Corsica Ferries. Salpiamo in tarda serata, il mare é calmo e noi, da buoni vagabondi, troviamo una sistemazione sotto le stelle sul ponte della nave con sdraio e amaca.
Il dito
Il mattino seguente la Corsica ci saluta con un’alba dai mille colori. Verso le 6,30 sbarchiamo al porto di Bastia ancora addormentata e ci dirigiamo subito verso Macinaggio, paese di mare situato sul versante nord-occidentale del capo corso (“pollicione” della Corsica). Troviamo un campeggio per sistemarci e ci prepariamo per il trekking sul sentiero dei doganieri che percorre la costa per 19 km all’interno della macchia mediterranea. Il panorama è a dir poco spettacolare, si incontrano parecchie spiagge e calette in cui ci si può rinfrescare. Noi ne abbiamo esplorato solo una parte, vi raccomandiamo di calcolare bene la riserva d’acqua e di cibo da portare con voi in quanto lungo il percorso sono presenti pochi punti di ristoro.
Il deserto des Agriates
Il secondo giorno percorriamo strade ricche di curve a strapiombo sul mare. Superiamo Nonza e San Fiorenzo per poi avventurarci su una strada sterrata nel deserto delle Agriates che permette di raggiungere la spiaggia della Saleccia, conosciuta per il suo mare caraibico. Vi consigliamo di organizzare il passaggio in questa strada nelle ore più fresche. La strada è composta prevalentemente da terra, rocce levigate dal passaggio dei mezzi e in alcuni punti sabbia. Raggiungiamo il Camping U paradisu dove trascorreremo i prossimi due giorni immersi nella natura.
Canyon e calanchi
La tappa successiva è Corte nel cuore della Corsica. Anche se si trova a circa 500m s.l.m. le temperature sono oltre i 40 gradi! Per rinfrescarci raggiungiamo il fiume nel Canyon du Verghellu in cui facciamo la nostra prima esperienza di canyoning. Dal centro della Corsica decidiamo di attraversare le Gole de la Ruda, ai confini del parco naturale, e raggiungiamo le Calanques de Piana. Questa zona costiera è caratterizzata da rocce rosse dalle forme bizzarre che cadono a picco sul mare. Una meraviglia da non perdere!
Il fiordo di Bonifacio
Da qui si raggiunge in quasi quattro ore di viaggio Bonifacio: la città più a sud dell’isola. Essa è posta sopra una scogliera da cui si possono ammirare le bocche di Bonifacio. Il frenetico porto, i locali con prodotti tipici, le antiche mura della cittadella e il Gouvernail sono solo alcune delle attrazioni che rendono unica questa città corsa. La zona è ricca anche di spiagge e calette che si possono raggiungere in moto o dopo una camminata. Le nostre preferite sono la Tonnara, Fazio e l’imperdibile Saint Antoine con la grotta dell’orca: una roccia con un buco da cui si scorge il mare sottostante. Poco fuori Bonifacio si possono trovare molti campeggi con prezzi ragionevoli.
E ritorno
Il ritorno al porto di Bastia richiede circa tre ore di paesaggi brulli e vigneti sul mare. Purtroppo è già ora di tornare. Anche quest’anno confermiamo il nostro amore per quest’isola.
La nostra compagnia di viaggio è una Bmw GS 800, gommata con Anlas R, equipaggiata con valige laterali Touratech e borsone Amphibious 100 lt, casco Schubert E1 e Scorpion EXO 510.
Segui il blog di Marco e Sofia, in giro per il mondo con il loro camper, al link breathefreedom.it
Scopri anche gli itinerari in moto nella vicina Sardegna.