Finisce la Dakar 2022 con la vittoria di Sam Sunderland su GasGas. Ottima performance anche dei nostri piloti Italiani, al di là della classifica.
Finisce anche questa dura edizione della Dakar. La gara più pericolosa di sempre ci ha regalato emozioni, paure e immagini sempre spettacolari dalle dune e dalle rocce dell’Arabia Saudita.
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L’ultima tappa è stata ben corsa e amministrata da Sam Sunderland anche se ha rischiato di essere “pappato” da Pablo Quintanilla, che nelle due ultime tappe ha recuperato diversi minuti. Il pilota cileno, su Honda, aveva infatti messo nel mirino il pilota inglese, ma il vantaggio delle tappe precedenti, la costanza, la navigazione hanno permesso a Sunderland di salire sul primo gradino del podio senza particolari intoppi.
Sam Sunderland
Sam Sunderland: “Quando vinci la Dakar, ne vale la pena. Onestamente non posso essere più felice. Quest’ultima tappa è stata così difficile e molto stressante… Tanta navigazione, tante note complicate, confusione e dubbi. Onestamente, la mia testa stava per esplodere. Negli ultimi dieci minuti, non ero sicuro di aver vinto, ora me l’hanno detto e, wow, il sogno si avvera! Ho avuto una stagione piuttosto difficile, ma quando vinci la Dakar, ne vale la veramente pena. Che bello!”.
Danilo Petrucci
Apriamo un paragrafo apposta per il nostro Petrux (93° in classifica generale) che si presentato alla Dakar con la sua solita umiltà e pacatezza per poi spalancare il gas con grande maestria, dimostrando a tutti che non c’è solo asfalto nelle sue vene, anzi tanta sete di dune e deserti.
Ce lo ha dimostrato nella quinta tappa, la prima vinta nella sua nuova carriera da dakariano, e nelle altre tappe dove, nonostante i problemi tecnici, ha sempre ottenuto ottimi risultati. Passando alla moto, non ha nascosto la sua delusione e rabbia nei confronti di KTM che non è stata in grado di fornirgli un mezzo affidabile e un’assistenza all’altezza, costringendo il pilota ternano a numerosi stop e guasti, anche in situazioni molto rischiose.
Domani torna a casa per un meritato “divano e una birra” ha dichiarato Danilo, che si porta dietro una bellissima esperienza, tanti piccoli e medi infortuni e che ringraziamo per riportato la Dakar nelle case di molti Italiano che l’avevano lasciata troppo tempo nel ripostiglio.
Tutti gli Italiani
Possiamo ufficialmente dire a tutti voi, piloti italiani alla Dakar, grazie! Per la fatica che avete fatto, per l’impegno, i sacrifici, i dolori, la costanza, la bravura e per essere arrivati quasi tutti al traguardo finale di Jeddah.
In primis Lorenzo Piolini (99° in classifica generale) che ha corso con un bel set di ferramenta nella clavicola che aveva operato poco prima della partenza, poi Paolo Lucci, che ha dato il massimo assieme a Petrucci tra i primi trenta piloti più forti ed è stato tradito da un guasto. E ovviamente non dimentichiamo tutti gli altri piloti “azzurri” che hanno concluso la Dakar nelle seguenti posizioni: 45° Giovanni Gritti, primo degli Italiani, 67° Cesare Zacchetti, 73° Franco Picco semplicemente inarrestabile, 75° Francesco Catanese, 87° Domenico Cipollone, 95° Andrea Winkler, 104° Tiziano Internò, 117° Aldo Winkler, 119° Leonardo Tonelli.
Bene non benissimo le coppie in auto come Sanz e Gerini tra cui pare ci sia stato qualche attrito ma che hanno concluso la Dakar in 23ma posizione. Anche Cerutti, navigatore della pilota saudita Alobaidan, ha sofferto un po’ il ruolo.
Il commento di Oscar Polli
Sam Sunderland ha gestito molto bene la gara, restando sempre in agguato dei piloti più forti, molti dei quali hanno perso terreno nelle ultime tappe come Barreda, Price e Benavides. Sunderland ha attaccato subito sulle dune non appena ha potuto, costruendosi un ottime margine di vantaggio e controllo sugli inseguitori. Petrucci si è lamentato un po’ del team, uno dei motivi per cui Sunderland è passato a GasGas.
Nelle auto la Toyota di Al-Attiyah è stata imbattibile, vincendo davanti a Sebastien Loeb del team Bahrain. Nella categoria Classic sono stati tanti gli italiani a partecipare con delle bellissime auto che hanno fatto la storia dei rally e della Dakar. Noi, con la Nissan del team Tecnosport, ci siamo classificati in 111ma posizione a causa di due giorni persi per problemi tecnici.