Israele, terra di religioni e storia, città e deserti: il nostro viaggio in moto di una settimana Fly & Ride attraverso i luoghi più suggestivi del Sud. Itinerario e informazioni.
Fine febbraio, uno dei periodi migliori per scoprire il deserto del Negev e i principali siti storici del sud di Israele, passando da Tel Aviv e Gerusalemme. Video e racconto di un viaggio che ci ha toccato il cuore e tutti i sensi.
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Israele è molto più vicina di quanto si possa credere, poco meno di 4 ore decollando da Milano con uno dei numerosi voli di Easyjet. Un paese piccolo ma estremamente ricco di luoghi e città da visitare. Sul sito GoIsrael trovate tutte le informazioni e il supporto necessario per un viaggio indimenticabile.
Viva il Fly & Ride!
Il nostro tour di una settimana è stato perfetto per visitare i punti più belli del deserto del Negev e le città principali, come Tel Aviv e soprattutto Gerusalemme. Inoltre, essendo un paese difficile da raggiungere via terra, la formula fly & ride è quella che rende tutto più semplice e pratico.
Si atterra, si prende la moto a noleggio e si parte (la patente internazionale non serve per i noleggi). A Tel Aviv ci sono diverse società che noleggiano moto, anche di media cilindrata, perfette per questo viaggio. Non serve nulla di tassellato in quanto si viaggia principalmente su asfalto e le strade sterrate sono piste facili per tutti e tutte.
Bikelife Israel è sia tour operator che noleggio. Troverete ben 4 tra Honda Africa Twin, 2 Honda NC 750 X e 4 Suzuki V-Strom 650. Con Bikelife Israel è possibile prendere solo le moto a noleggio e girare in autonomia, aggiungere un veicolo di supporto con autista oppure viaggiare con una delle loro esperte guide per uno dei loro tour organizzati più belli. Si possono richiedere anche tour su misura oppure scegliere una delle tante proposte che trovate al link bikelifeisrael.com, sia per scoprire tutto il meglio di Israele che per avventurarsi nei luoghi più remoti o suggestivi.
Itinerario
Abbiamo preferito fare il sud di Israele per attraversare i luoghi più scenografici del deserto, dove a tratti sembrava di stare su Marte. A fine febbraio le temperature sono da fresche a miti, mentre in estate superano i 40 gradi.
Di solito piove pochissimo durante l’anno, soprattutto nel deserto, ma siamo riusciti a prendere anche qualche goccia, per la felicità degli abitanti locali. Neanche il tempo di bagnarsi che dopo i primi raggi di sole eravamo già asciutti. Chi ha più tempo può anche arrivare fino al Mar Rosso, per visitare il Timna Park e tuffarsi oltre la barriera corallina di Eilat.
Tel Aviv e la Beeri forest
Atterrati di sera a Tel Aviv, città molto viva di notte per i numerosi locali e ristoranti anche sulla bellissima spiaggia, ci siamo riposati nel centrale Brown Hotel Lighthouse, in modo da preparare le borse per il giorno successivo.
Al mattino, caricate le moto e lasciati i bagagli più ingombranti, siamo partiti per la parte Nord del deserto del Negev, molto verde in questo periodo per le piogge che arrivano dal Mediterraneo. Lungo la strada verso sud in direzione di Netivot e Sde Boker, ci si può fermare (e anche campeggiare) in dei giardini famosi per la fioritura, sia della senape che degli anemoni, una specie di fiori protetti.
Nei pressi di Sde Boker potete visitare la tomba di Ben Gurion, il fondatore dello Stato di Israele, che si affaccia su un canyon molto suggestivo. Il verde ci ha abbandonato da diversi chilometri per i più classici colori aridi del deserto, con una temperatura ideale intorno ai 18 gradi. Viaggiamo verso sud, per arrivare al secondo paesaggio mozzafiato, Ein Avdat Nationa Park. Qui potete fare anche una piacevole camminata nel canyon, seguendo il torrente che porta a una cascata.
Il Negev e i crateri naturali
Mipze Ramon è la piccola cittadina dove ci fermiamo per due notti per esplorare i dintorni. Si parte proprio dall’omonimo cratere, il Machtesh Ramon, di origine geologica, che sembra portarvi su un altro pianeta. Ci sono numerose aree che si possono attraversare in moto, anche in fuoristrada senza alcuna difficoltà, come il Gvanim Wadi. Come sempre troverete diverse aree attrezzate dove poter campeggiare o fermarvi per una sosta in mezzo alla natura e al silenzio del deserto. Il nostro consiglio è quello di chiedere sempre informazioni e indicazioni negli hotel della cittadina e alle guide locali, come Iftach Dvash, che sarà molto felice di accompagnarvi, in moto, a scoprire il deserto e i wadi che lui conosce come le sue tasche.
Oltre alle bellezze naturali potete visitare i siti archeologici di Avdat e Shivta, insediamenti che i nomadi Nabatei avevano costruito per agevolare i commerci e i passaggi lungo la Via dell’Incenso che univa la Giordania all’Arabia passando proprio di qua.
Tra l’altro abbiamo anche avuto la fortuna di percorrere tanti chilometri in compagnia del Direttore Generale del Ministero del Turismo Israeliano, Dani Shahar, con la sua BMW GS 40° anniversario: una splendida persona con una grande passione per le due ruote.
Per non farvi mancare nulla vi consigliamo di allungarvi al confine Egiziano, lungo la strada numero 10. Fate una sosta a Ezuz, un piccolo villaggio dove assaggiare i piatti tipici fatti in casa e una buonissima pizza cotta in un forno italiano. Da qui la strada che costeggia il confine è davvero bellissima: un viaggio in solitaria nel deserto, salutando ogni tanto i militari annoiati nelle torrette di guardia. Le curve non mancano, non sono tante, ma quando si sale aumentano assieme al piacere che solo questi panorami riescono a offrire.
Mar morto e Masada
Il mattino seguente si prosegue verso Sud-Est, ci attende il Mar Morto, ma lungo la strada il panorama continua a cambiare e le soste per foto e video non si contano più. Il primo punto, immancabile per noi motociclisti, è lo Scorpions’ Trail. Un vero e proprio passo di montagna che dalle alture del Negev scende attraverso numerosi tornanti che affacciano sul deserto.
A questo punto il tempo è tiranno e siamo costretti a tornare verso Nord, scendendo nella più profonda depressione della Terra. Il Mar Morto si trova infatti a 400 metri sotto il livello del mare, per questo motivo in estate il caldo è quasi insostenibile. Ma prima di fermarci in hotel, risaliamo di 1.000 metri per visitare la storica collina di Arad, un sito archeologico di 5.000 anni, il cui castello ne ha solo 3.000. Un luogo molto suggestivo e attrezzato, come tanti parchi nazionali israeliani, per il campeggio.
Se il mattino ha l’oro in bocca, il nostro risveglio alle 04:00 ha un sapore diverso, di sonno e allo stesso tempo di sfida. Ci aspettano 2,7km di salita a piedi per 450 metri di dislivello per raggiungere la cima di Masada, la città costruita da Erode nel 37 A.C. da cui ammirare un’alba mozzafiato. Salita molto tosta la nostra dal versante est, ma potete “barare” e fare quella da ovest, di soli 700 metri di lunghezza e pochissimo dislivello, oppure perdere l’alba e prendere la funivia.
Il sito è unico, non solo per la storia e l’ingegneria che nasconde, tra terme e acquedotti, ma anche per il panorama circostante, unico al mondo. La stanchezza mette appetito, e noi centauri non possiamo che riemettere le gambe sotto al tavolo in un tipico ristorante mediorientale ma dal nome indiano: al Taj Mahal di Nevé Zohar vi aspetta Sharon, un’affascinante signora Yemenita che vi delizierà con tantissime ricette diverse.
Prima di lasciare il Mar Morto, il pomeriggio lo dedichiamo al relax, tra un bagno di fango e un tuffo nel salatissimo specchio d’acqua davanti all’hotel, dove la salinità al 33% vi farà galleggiare come dei materassini e l’acqua a fine febbraio è come da noi a giugno, perfetta!
Gerusalemme
Il viaggio si avvicina alla fine, ma non vogliamo farci mancare niente, così accendiamo le moto e ci fermiamo a Ein Gedi, per visitare un Kibbutz che ospita un giardino botanico e l’Ein Gedi Camp Lodge, dove si può dormire in tenda, nei bungalow o in bellissimi pulmini Citroen anni 70 con aria condizionata!
Prima di arrivare nel caos e nel mix culturale di Gerusalemme, deviamo in Palestina per una visita veloce al Monastero greco ortodosso di San Giorgio. Anche questo mettetelo nella lista delle cose da fare perché è un luogo magico. Occhio alle spremute di melograno che i ragazzini vendono li vicino, “allappano” un po’!
Arriviamo nella parte moderna della città, a due passi dalla città storica. Il centro è molto trafficato, così lasciamo le moto in hotel per proseguire a piedi. Gerusalemme non è una città comune ma un concentrato indescrivibile di religioni, culture e storia. I vicoli si intrecciano senza senso in un affascinante labirinto che vi porta dal quartiere cristiano a quello musulmano a quello ebraico senza che ve ne rendiate conto. Spezie, botteghe, ristorantini, mercanti, frati, rabbini, bambini, chiese, moschee… vi trasporteranno in una quarta dimensione.
Passiamo dai luoghi di culto di ogni religione come la Chiesa del Santo Sepolcro e la stanza dell’ultima cena di Gesù, ricostruita dai crociati. Visitiamo il Western Wall, anche noto come muro del pianto e la tomba di Re David, passando sotto i minareti delle moschee che puntuali richiamano i fedeli alla preghiera. Gerusalemme è talmente ricca e piena di siti storici e storie da raccontare che consigliamo a tutti di farvi accompagnare da una guida esperta come Doron Sar Shalom, che conosce ogni pietra e segreto di questa mistica città.
Consigli utili
Il nostro viaggio termina a Tel Aviv, che dista solo un’ora da Gerusalemme, ma sulla strada non dimenticate di visitare le cantine e i vigneti che rendono questa terra ancora più preziosa. Sono produzioni giovani ma cresciute molto bene e lo sentirete dagli aromi e dalla bontà dei vini bianchi e rossi che ci hanno accompagnato lungo il viaggio. La cantina Clos de Gat, è un esempio di maestria di come in soli vent’anni i loro vini siano diventati un’eccellenza a livello nazionale e internazionale.
A Tel Aviv potete riposarvi in spiaggia e divertirvi la sera, è una metropoli moderna con il vantaggio del Mediterraneo per un tuffo estivo. Da non perdere la città antica di Jaffa e il Museo dell’Arte.
Per tutte le informazioni turistiche, anche in Italiano, potete, anzi vi consigliamo vivamente di consultare il sito ufficiale del Turismo israeliano, ricco di consigli utili, guide e di tutti i contatti indispensabili per un viaggio semplicemente perfetto.
Mappa
La nostra valigiaPer il nostro viaggio in moto abbiamo portato:
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