Il Rally dell’Umbria 2019 ci ha regalato un’ottava edizione all’insegna di paesaggi meravigliosi, avventura e una macchina organizzativa perfetta.
Siamo arrivati a Perugia giovedi 25 aprile, nei bellissimi Giardini Carducci, che hanno ospitato le moto dei partecipanti sotto gli occhi curiosi di cittadini e turisti, mentre la segreteria organizzativa procedeva come una locomotiva nel Centro Camerale “Galeazzo Alessi”, la splendida ex-chiesa rinascimentale. Recuperiamo il nostro numero 76, le informazioni tecniche, i percorsi gps e ci registriamo con Whip, l’applicazione che sarà usata per il live tracking dei concorrenti. Tra l’altro è bello notare come ci siano persone che non hanno mai messo il piede fuoristrada ma contentissimi di sporcarsi insieme alle loro maxi-enduro.
Il team del Moto Club Umbria, che vanta oltre 300 iscritti, tra tesserati UISP e FIM, ha pensato davvero a tutto. In oltre 25 si sono rimboccati le maniche per farci percorrere circa 800km di tracciati, con un grande lavoro di ricognizione ed esplorazione tra 35 comuni e almeno altri 50 siti di interesse storico, artistico, naturalistico, paesaggistico o archeologico.
Venerdì 26, si parte! Dopo il saluto istituzionale di benvenuto, portato da Maria Teresa Severini (Assessore alla Cultura ed al Turismo) nella splendida Sala dei Notari (oggi aula-magna municipale, già Parlamento del Libero Comune di Perugia nel XIV secolo) la prima tappa ha quindi preso il via dal cuore di Perugia: Piazza IV novembre, tra il Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore.
Siamo al completo: 175 partecipanti (compresi diversi stranieri) oltre allo staff che ci accompagnerà lungo la tappa. C’è ogni tipo di moto over 150kg (più o meno) da vecchie signore anni 70/80/90 alle più recenti BMW, Africa Twin. L’anello di quasi 270km era orientato a Sud Est, sfiorando il Lazio. Abbiamo iniziato ovviamente a salire presto, su strade bianche e polverose. Man mano che si saliva il terreno iniziava ad essere leggermente più ostile, ma nulla che i Bisonti (bicilindriche) non riuscissero a superare. Scendendo a Sud, verso Montecchio abbiamo costeggiato il Lago di Corbara per poi dirigerci a Fratta Todina, purtroppo sotto la pioggia, dove la pro-loco del posto ci ha ben rifocillati. Il fango non è stato clemente, ma la prima giornata è stata comunque bella e intensa e per fortuna è anche tornato il sole a riportarci verso Perugia.
Sabato 27, giorno due. La seconda tappa da 310km si è diretta a Sud-Ovest, in direzione Assisi, passando per il bellissimo Eremo delle Carceri e la cresta appenninica con un panorama mozzafiato, finalmente sotto un bel sole. Scendendo lungo l’Appennino, tra prati e sterrati, abbiamo seguito la dorsale dei Monti Sibillini fino al confine con le Marche, superando di continuo quota 1000 metri s.l.m.. Abbiamo sfiorato Colfiorito e la sua celebre “palude”, non melmosa come la parola lascia immaginare, ma in realtà un’oasi snaturale stupenda, per flora e fauna. Superata la splendida Cerreto di Spoleto e Borgo Cerreto, il ristoro ci attendeva a Scheggino (nel cuore della Valnerina), è stato curato da Urbani Tartufi, che ha offerto ai partecipanti gli squisiti prodotti dell’Azienda e la visita al Museo del Tartufo. Rientrati su Perugia, il Moto Club ha “esagerato”, organizzando un rinfresco aperto a tutti (cittadinanza inclusa) presso i Giardini del Frontone e accompagnato dalle note de “La banda degli onesti”. Bravi ragazzi!
Domenica 28, la tappa conclusiva è partita da Piazza Matteotti a Perugia per percorrere un anello diretto a nord per 185 km che dopo aver sfiorato il Lago Trasimeno, con una splendida vista dall’alto, e la Toscana, ci portati a Montone, lungo bei saliscendi tra terra, pietre e paesaggi altrettanto affascinanti: nella Rocca di Braccio abbiamo goduto dell’ultimo ristoro e ci siamo salutati tutti entusiasti con la promessa di rivederci l’anno successivo per altri tre giorni che sicuramente non mancheranno di farci divertire tutti: amatori, giornalisti, “manici”, Bisonti, monocilindriche, vecchie signore e nuovi proiettili del fuoristrada. Noi ci saremo!
Per il rally abbiamo usato: Alpinestars (stivali Corozal Adventure Oiled Leather Boots), Enduristan (borse Blizzard S), SW-Motech (Drybag-80), Kite-Parts (manubrio), O’Neal (abbigliamento), Zandonà (protezioni), M3V(stampe), Anlas (pneumatici).
Il Moto Club Umbria, fondato nel 1999, con la sua attività ed esperienza ventennale, oltre al Rally dell’Umbria si occupa anche dell’Anàbasi, altro evento da non perdere, ed è partner degli eventi d un progetto nato da un sodalizio di Moto Club, sulle vie di Lupi e Bisonti, in collaborazione con la Struttura di Attività Nazionale Motorismo di UISP.
Patrocini: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Comune di Perugia, Comune di Fratta Todina (PG), Comune di Montone (PG), Comune di Scheggino (PG), Camera di Commercio di Perugia
Collaborazioni e Partner: WHIP Live, Sibilla.Race, Pro-Loco di Fratta Todina, Amphibious Dry Equipment, BC Battery Controller, Chin8 Neri, Nexx Helmets, Urbani Tartufi.
Ph. Credits (Fabio Capone – Alvise Raimondi – Denis Propenso)