Itinerario in moto tra il mare e l’entroterra laziale: un viaggio tra Ladispoli e Cerveteri sulle curve e i colli che furono degli Etruschi.
A cavallo tra le provincie di Roma e Viterbo, tra antiche città collinari castelli e necropoli, percorriamo un percorso facile e molto panoramico per conoscere il Lazio antico.
Partiamo dalla costa per immergerci in un itinerario enogastronomico e culturale di circa 280 chilometri da percorrere prevedendo molte soste per visitare i castelli, degustare piatti tipici e godere appieno del panorama mai scontato.
INDICE DEI CONTENUTI
Ladispoli
Scegliamo di partire da Ladispoli e dalle sue spiagge uniche, in quanto la sabbia in origine è nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che fino agli anni 60 era un luogo scelto per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche. Imbocchiamo la SS1-Via Aurelia e guidiamo sulla costa fino a Santa Severa, piccolo borgo medioevale sviluppato intorno al suo castello del XI secolo. Sulla sua costa troviamo la prima testimonianza etrusca: l’antico porto di Pyrgi.
Tolfa
Prendendo la SP3b che dalla costa ci porta all’interno verso i monti della Tolfa ci troviamo a guidare un percorso con curve che si alternano in un valzer scritto dalla natura tra rigogliosi boschi e traffico quasi mai presente. Il tragitto che porta a Tolfa è molto gradito dai motociclisti della zona e dopo aver provato ne condividiamo le impressioni con alcuni di loro che abbiamo incontrato a Tolfa. Dopo aver mangiato una “panzanella“, piatto semplice composto di pane giallo di Tolfa, pomodorini, sale, acqua e olio d’oliva facciamo la prima deviazione che ci porta ad Allumiere, località di importanza archeologica dove al Museo civico possiamo ammirare reperti preistorici, protostorici ed etruschi.
Tarquinia
Ripartiamo prendendo la SP3a passiamo nei pressi del castello di Rota e arriviamo a Civitella Cesi, dove gli scavi di San Giovenale e la necropoli di Casale Vignate ci ricordano il passaggio degli etruschi. Guidiamo poi per una strada stretta e tortuosa fino a Barbarano Romano ed entriamo nel Parco regionale suburbano Marturanum. Troviamo la necropoli di San Giuliano, documento dello sviluppo dell’architettura funeraria degli etruschi. La strada rimane impegnativa alla guida fino a Blera. Intravediamo il ponte del Diavolo sull’antica Via Clodia, preludio della nostra tappa: Tarquinia. Si percorrono le strade SP42,SS1bis e la SP43 che serpeggiano tra i monti e le campagne regalando non poche soddisfazioni e pieghe alle nostre moto. Arrivati a Tarquinia ci fermiamo a visitare questo abitato chiuso dalle antiche mura e la presenza di molteplici torri ci ricordano la sua natura medioevale. Merita il giusto tempo anche la visita alla necropoli etrusca dei Monterozzi, protetta dall’Unesco, dove troviamo tombe sotterranee con decorazioni pittoriche ben conservate.
Tuscania
La terza tappa ci porta a Viterbo. Prendiamo la SP3 e raggiungiamo Tuscania, Bandiera Arancione del Tci. Tuscania sorge sulle rovine di un importante centro etrusco, come testimoniano i reperti conservati al Museo nazionale Tuscanese, sito nel complesso ecclesiastico di S. Maria del Riposo. Da visitare anche le due chiese romaniche: S. Pietro e la suggestiva S. Maria Maggiore. Di nota le necropoli tra le quali spicca quella dell’Olivo che contiene la tomba della Regina. Risaliamo in moto e con la SP11 andiamo a visitare Vetralla, antico borgo di tufo. Dopo circa 15 chilometri di SR2 arriviamo a Viterbo, la città dei papi. Parcheggiamo le moto per immergerci in un clima “lento e gioioso” che ci contagia mentre visitiamo le sue botteghe artigiane. Il tempo sembra che si sia fermato al duecento: torri, cavalcavia, case scure fino al quartiere di S. Pellegrino e piazza del Plebiscito, fino al gotico Palazzo papale, simbolo della città.
Sutri
Da Viterbo ripartiamo per un tragitto di poco meno di 60 chilometri fatto di curve, salite e qualche bel rettilineo dove far “respirare” i motori. Costeggiamo il lago di Vico e arriviamo a Sutri per la SP83. Bandiera Arancione del Tci, si erge su un rilievo che domina la Via Cassia. I frammenti romani rinvenuti confermano che Sutri sia ben più antica del periodo medioevale al quale la sua conformazione fa riferimento. Altro elemento della sua epoca è la presenza dell’anfiteatro etrusco interamente scavato nel tufo. L’anfiteatro e le tombe si trovano all’interno del Parco regionale Antichissima Città di Sutri, in una delle più belle aree del Viterbese.
Ritorno
Scendiamo verso il lago di Bracciano percorrendo la SP12d. Guidiamo tra ulivi e vigneti e ci fermiamo a Trevigano Romano ,Bandiera Arancione del Tci, per assaporare la genuinità delle persone e del loro vino. Visitata anche Bracciano, famosa località turistica di richiamo rinascimentale, ci dirigiamo con la SP4/a verso Cerveteri. La strada ora è in pianura e ci arriviamo in un batter d’occhio. Cerveteri sorge sul sito dell’antica ed etrusca Kysry. tra le necropoli attorno alla città spicca quella della Banditaccia, sito Unesco, uno dei più importanti sepolcreti etruschi. Lasciamo l’ultima tappa a sfondo storico per chiudere il nostro giro con un meritato tuffo nel centro balneare di Ladispoli.