Il Friuli in moto significa guidare tra mare, monti, laghi e fiumi immersi, attraverso passi e forcelle come la Sella Chianzutan.
Parallela alla Forcella del Rest, altro passo imperdibile del Friuli occidentale, il passo di Sella Chianzutan non è molto alto, non superando i 1000 metri di quota, ma è tra i più apprezzati della regione. sia per le malghe e i panorami, che per il suo tracciato veloce, con curve ampie e rapidi cambi di direzione, perfetto per i molti amanti della guida sportiva.
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Dove si trova
La Sella si trova in comune di Verzegnis in provincia di Udine; da Tolmezzo si attraversa il Fiume Tagliamento e si gira verso Verzegnis ed il suo lago e imboccando la SP1 da Chiaicis ci si imbatte in una striscia tricolore, mezza ricoperta di evidenti sgommate, che attraversa la strada nella sua larghezza: non occorre dire quale sia il punto di partenza per questo passo. La strada sale sinuosa con pendenza regolare e non troppo elevata con curve ampie e qualche tornante da seconda, fino ad alcuni rapidi cambi di direzione da fare in una sequenza serrata. La strada in settimana è poco frequentata e quindi ben fruibile, sempre usando la testa e ricordandosi che è una strada aperta al pubblico amata anche dai ciclisti e frequentata pure da mezzi agricoli. Sulla sommità c’era il Bar Da Gioia, storico punto di ritrovo di tutti i motociclisti per un panino ed una birra che però, in seguito al lockdown, è rimasto chiuso e non è stata ancora riassegnata la concessione. Proseguendo si scende verso Pozzis che chiude questo meraviglioso passo con una serie di 5 tornanti da seconda marcia per poi proseguire lungo la meravigliosa Val D’Arzino.
Varianti
La Sella Chianzutan collega la Valle del Tagliamento presso Tolmezzo in provincia di Udine con la Val D’Arzino che arriva a Vito D’Asio in provincia di Pordenone. Tralasciando le bellissime Alpi Carniche alle spalle di Tolmezzo, sicuramente vale la pena fare un giro intorno al Lago di Verzegnis fino a salire al borgo fantasma (o quasi) di Dueibis, spopolatosi già nel secondo dopoguerra e di nuovo dopo il tragico terremoto del ’76. Passato Pozzis, invece, ci si incanala nella Val D’Arzino, un tubo di un verde smeraldo magico, tra vegetazione e acqua con scorci panoramici meravigliosi in una profonda valle scavata dal torrente, in molti punti frequentato da bagnanti e si arriva a Pielungo, paese natale del Conte Ceconi, che fu un abile ingegnere molto apprezzato dall’impero Austrio-Ungarico.