Batterie per moto, ormai sempre più evolute e indispensabili, vediamo insieme di quanti tipi ce ne sono e quando vanno sostituite.
La batteria di una moto assolve fondamentalmente 5 funzioni.
- Avviamento, erogando elettricità per lo spunto
- Illuminazione, assicurando l’energia per il funzionamento delle varie luci
- Accensione, fornendo energia al sistema di accensione
- Ricarica, in quanto stabilizzatore di tensione, capace di assorbire le fluttuazioni nel sistema elettrico
- Supporto sistemi, alimentando i sistemi di sicurezza e la memoria della centralina a motore spento
In commercio esistono una numerosi di tipi di batterie per moto, che si differenziano sulla base del materiale di costruzione e delle caratteristiche funzionali. Vediamo ora di fornire una breve panoramica:
Batterie al piombo di tipo tradizionale
Si trovano in genere su moto d’epoca o su motocicli con pochi elementi elettronici. Sono le più economiche, ma richiedono una manutenzione regolare, dovendo essere riempite con l’elettrolita in genere tra una stagione e l’altra.
Batterie AGM
Non richiedono una manutenzione particolare, sono resistenti agli agenti atmosferici e di ottime prestazioni.
Batterie precaricate, di tipo AGM
Non necessitano di alcuna manutenzione, sono ermetiche, di eccezionale durata, resistenti alle vibrazioni ed alle temperature più estreme.
Batterie al GEL
Sono resistenti alle vibrazioni, perfettamente ermetiche e non abbisognano di riempimento, neppure al momento dell’attivazione. Si tratta del componente ideale per scooter.jet e moto dal sistema elettronico avanzato.
Batterie al piombo duro
Di eccellenti prestazioni, molto resistenti, sono particolarmente adatte per moto con sistemi elettronici molto avanzati.
Batterie al litio
Non hanno bisogno di modifiche particolari, è sufficiente avere il classico caricabatteria e la sua carica è molto rapida. Non sono particolarmente inquinanti, ma si scaricano più velocemente. Sono adatte praticamente per tutti i tipi di scooter e di moto e sono più leggere di peso (sino al 60%) rispetto ai modelli in piombo.
Batterie LifePo4
Non si gonfiano, se stanno andando ad esaurirsi, sono dotate di un vano inox che garantisce un’ottima resistenza meccanica e sono quelle che inquinano meno.
Guasti e deterioramento
La mancata accensione del proprio motoveicolo è spesso dovuta alla batteria, che è scarica o danneggiata. Nel primo caso, per far fronte all’emergenza, facendo uso dei cavi con le apposite pinze si può collegare la propria batteria con quella di un altro veicolo, facendo attenzione a far coincidere i poli positivi e negativi. Nel caso che questo espediente non dovesse funzionare, in tal caso si dovrebbe verificare con un misuratore di batterie il grado di intensità che il componente è in grado di fornire. Se il voltaggio registrato è troppo basso, in questo caso una sostituzione è inevitabile.
Durata media
Le batterie purtroppo non durano in eterno e dopo alcuni anni vanno sostituite. Il massimo periodo di durata è in genere di quattro anni. Se la moto è stata ferma per qualche anno, anche in questo caso è raccomandabile sostituire la batteria prima di tornare ad usare il veicolo. Un altro consiglio è quello di scollegare la batteria della moto, se non si prevede di usarla ad esempio per qualche mese, ad esempio durante la stagione invernale: questo ne eviterà lo scaricamento precoce.