Uno dei migliori caschi modulari sul mercato lo Schuberth C4 Pro lo abbiamo testato, spremuto e tritato per 3 mesi di fila e migliaia di km.
Visto e considerato che passiamo tanto tempo in strada, in ogni condizione e macinando tanti km, non potevamo non scegliere un gran casco che facesse sentire quasi come a casa.
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Ed è proprio così: il C4 Pro, quando lo indossi, ti da quella bellissima sensazione di divano di casa, comodo, accogliente e protettivo.
Prime impressioni
Primo perché ovviamente senti il peso, nella media dei modulari, della qualità e dei materiali usati. Secondo perché il comfort degli interni è quello che ti fa sentire a tuo agio tutto il giorno e in tutte le condizioni climatiche. Terzo perché ogni casco è fatto a mano in Germania, testato nella galleria del vento e sottoposto a ogni tipo di test sulla sicurezza. Quarto perché il sound di questo modulare è in linea con i top di gamma della concorrenza, sia per insonorizzazione che per qualità audio del sistema intercom per il quale è predisposto (il modulo bluetooth è venduto come accessorio).
Design
Ovviamente anche l’occhio vuole la sua parte e lo Schuberth si fa notare per la sua eleganza e il design pulito e moderno. La presa d’aria superiore si integra con le linee della calotta, senza creare pericolose e rumorose sporgenze, creando un bel flusso d’aria all’interno. Col fresco lo si sente subito quando entra in funzione, ma quando è chiuso si è ben sigillati dentro da freddo e acqua. Anche la visiera è stata progettata per seguire le linee del casco senza creare sporgenze critiche e tra l’altro si cambia in un secondo.
Calotta
L’aria scorre bene e non crea pressioni sulla cervicale o in altri parti del casco, anche alle più elevate velocità, garantendo un alto comfort di crociera. Il sotto-mento e le imbottiture che sigillano la testa una volta chiuso, limitano al massimo flussi d’aria interni, permettendo di raggiungere elevati standard di insonorizzazione. Non il più silenzioso in assoluto, ma sicuramente si avvicina alle prestazioni di un integrale. Inoltre il modulo bluetooth, intercom e FM inserito nella calotta è davvero eccellente: primo perché è prodotto da Sena per Schuberth (quindi top di gamma anche questo), secondo perché fuori non si vede niente. Consigliamo in questo caso l’acquisto del telecomando da mettere sul manubrio, perché i tasti sono un po’ piccoli e poi perché così evitate di staccare le mani dal manubrio.
Interni
I rivestimenti sono morbidi e molto piacevoli al contatto con la pelle. Un vero piacere da indossare. Quando lo si chiude si avverte quella sensazione di comfort, come da abitacolo d’auto, non so se mi spiego. D’estate non è propriamente il più fresco quando si è fermi al semaforo, ma il flusso d’aria molto efficace e i materiali traspiranti, vi fanno subito sentire a vostro agio non appena inserite la prima. Consiglio vivamente però di provarlo in negozio, perché io, che da sempre calzo la taglia Medium, per lo Schuberth C4 Pro ho dovuto prendere una Large.
Aperto
A mentoniera alzata l’effetto vela è minimo fino ad una certa velocità, ma ricordo a tutti che purtroppo il C4 Pro non ha la doppia omologazione P/J, perché secondo Schuberth, un casco modulare è protettivo soltanto da chiuso. Di conseguenza, anche sui loro manuali consigliano di chiuderlo sempre quando si è in marcia. Stessa cosa consigliamo anche noi ovviamente, ma non possiamo nemmeno negare il piacere del casco aperto quando si attraversa un centro abitato entro i limiti, o quando si è in coda o in situazioni simili.
Non fatevi però fermare da questo “non difetto” perché se volete un gran casco da abbinare alla vostra cruiser o maxi enduro per macinare tanti km, fate sicuramente un ottimo acquisto. I prezzi partono da Euro 599 iva inclusa.
Per il test abbiamo utilizzato: Moto Harley Davidson Fat Bob, Giacca B-52 di Jolli Sport |