I freni sono la parte più importante delle nostre moto e da tenere sempre in perfette in condizioni, sia all’anteriore che al posteriore.
Vediamo come funzionano e cosa bisogna fare per avere un impianto frenante sempre in perfetto ordine, controllando bene anche i dischi dopo tanti chilometri di esercizio e sostituendoli quando iniziano a deteriorarsi.
I freni installati in una moto sono nella maggior parte dei casi di tipo idraulico, il che significa che la forza frenante di questi componenti è dovuta alla pressione esercitata dal fluido frenante.
Questo fluido frenante, contenuto in un apposito serbatoio presso il manubrio, viene posto sotto pressione attraverso l’attivazione della leva del freno. Questa fa in modo che questo fluido venga pompato nei tubi fino alle pinze attraverso un cilindretto speciale. Una volta raggiunte, il liquido dei freni premerà sulle pinze, le quali a loro volta faranno in modo che le pastiglie dei freni esercitando una forza d’attrito facciano decelerare e fermare la moto. Come si vede, il principio che regola l’impianto frenante di un motociclo è nelle sue grandi linee molto simile a quello delle automobili: anche qua la frenata è dovuta alla forza d’attrito che le pastiglie esercitano sul disco del freno.
Su ciascuna ruota della moto viene installato un disco, che, proprio come le pastiglie, con l’andare del tempo tende ad usurarsi e deve essere sostituito. Procediamo in questo contesto a spiegare in modo sintetico le caratteristiche più importanti di questo componente. In generale si fa una distinzione di fondo tra dischi fissi, anche chiamati standard, e dischi flottanti, pure noti come galleggianti. I primi sono così chiamati in quanto forgiati in un unico pezzo, mentre nei secondi solo la parte interna è fissa e quella esterna è mobile.
I dischi della moto, solitamente costruiti in acciaio inossidabile, si presentano dotati di fori, che servono a dissipare il calore, ed in alcuni casi anche di scanalature, atte a facilitare la dispersione dell’acqua piovana. Vediamo di fare un esempio pratico, illustrando le caratteristiche di un freno specifico.
Il disco freno oro fixed disc anteriore BREMBO 68B407G5 ha un diametro di 300 mm, uno spessore di 5 mm ed un diametro interno di 105 mm. Il componente è dotato di 6 fori di fissaggio di 120 mm di diametro e con un alesaggio di 6,5 mm. Questo tipo di disco freno è compatibile in particolare con le seguenti marche: Aprilia (modello Pegaso 125, 600 e 650); BMW (G650) e Husqavarna (TR650).
Tornando alle caratteristiche generali di questi accessori, i dischi fissi hanno il vantaggio di essere più economici ed, essendo forgiati in un unico pezzo, di poter essere facilmente pulibili con appositi prodotti sgrassanti. Lo svantaggio di una loro installazione risiede nel loro peso, superiore rispetto a quello dei dischi flottanti. Questi ultimi sono costituiti, come sopra accennato, da una parte esterna, che entra in contatto con le pastiglie dei freni, in acciaio inossidabile, e da una interna, fissata alla ruota, fatta di alluminio. Le due parti vengono tenute insieme da degli appositi rivetti. Il vantaggio dei dischi flottanti risiede in un peso minore ed in una maggiore efficacia nelle manovre di frenaggio, legata anche alla loro elevata capacità di dissipare il calore. Ovviamente questi dischi sono più cari di quelli fissi.
La sostituzione dei dischi freno della moto va valutata in linea di massima una volta raggiunti i 30.000-35.000 km di percorrenza. La durata di questi componenti molto comunque dipende dallo stile di guida e dalla qualità delle strade percorse.
Da ultimo, si raccomanda di informarsi attentamente sul modello compatibile col proprio motociclo, prima di procedere all’acquisto di questi accessori. Informazioni a riguardo possono trovarsi sull’apposito libretto della moto o anche facendo una ricerca su internet.