Abbiamo testato i nuovi GPS Garmin Montana serie 700, sia su strada che in fuoristrada: perfetti per le avventure in moto, l’outdoor o in mountain bike.
Siamo stati in giro per le strade e per diversi sterrati per testare tutte le nuove caratteristiche del GPS di Garmin 750i e per un confronto con la torica serie 600 che ha accompagnato per tantissimi chilometri in tutto il mondo. Ovviamente la serie 700 è indicata anche per quad, imbarcazioni, automobili, motocicli e camper.
Indice dei contenuti
- Schermo e dimensioni
- Ricezione e funzionalità
- Cartografia
- Staffe e montaggio
- Sicurezza
- Fotografia
- Connessione e batterie
- Pro e contro
Robusti, impermeabili e con un’interfaccia utente semplice e intuitiva, consentono l’utilizzo immediato appena estratti dalla scatola, per dare subito inizio all’avventura.
Il primo impatto non si scorda mai, soprattutto quando si proviene dalla serie 600. Il Montana 750i è decisamente più grosso e trasmette affidabilità e robustezza già al tatto (e il peso purtroppo). L’antenna sporgente non è il massimo, in moto preferiamo forme non spigolose o sporgenti.
Il display TFT cap-touch da 5 pollici è utilizzabile anche con i guanti ed è più grande del 50% rispetto alla serie precedente. Luminoso, chiaro e perfettamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole, permette di consultare i dati e le indicazioni date dagli strumenti in quasi tutte le condizioni di luce. Un po’ meno in quelle ore prossime al tramonto, quando la luce inizia a scarseggiare, ma basta aumentare la luminosità.
Decisamente un balzo in avanti rispetto alla serie 600 che richiedeva spesso troppo tempo per mettere a fuoco il display mentre si guidava.
I nuovi Montana 700 sono dotati di antenna Quad-Helix (che consentono di agganciarsi contemporaneamente ai sistemi satellitari GPS e Galileo): questo si traduce in una ricezione senza eguali anche in zone meno esposte ai satelliti e con uno scarto di pochissimi metri.
Abbiamo apprezzato anche la bussola elettronica a 3 assi con cui ci siamo orientati anche da fermi e in posizione verticale, caratteristica molto utile per chi ad esempio pratica l’escursionismo o l’alpinismo. L’altimetro barometrico permette di conoscere con precisioni quota e dislivelli oltre ai cambiamenti nelle condizioni meteorologiche.
La funzione Track Manager è migliorata ed è più intuitiva, sia nella lettura delle tracce che nel seguirle e/o registrarne di nuove. Questo serve soprattutto agli enduristi, a chi va all’avventura, a chi fa scouting e anche a chi va su strada e ama farsi gli itinerari a tavolino per poi scaricare il file GPX sul dispositivo.
Cartografia
Grazie alla cartografia topografica TopoActive Europe e City Navigator con navigazione turn-by-turn precaricate (quest’ultima presente unicamente sui modelli Montana 700i e Montana 750i), abbiamo girato diversi mesi sia su strada che in fuoristrada, sfruttando le funzioni classiche dei navigatori stradali che tutti i dettagli dei terreni fuoristrada che abbiamo esplorato.
Per quanto riguarda la topografia, il dettaglio è davvero impressionante e permette sia di pianificare molto bene i percorsi che comprendere esattamente dove si e dove si sta andando in fuoristrada.
Il peso, come anticipato, è aumentato rispetto al Montana serie 600, di conseguenza consigliamo di utilizzare le staffe di montaggio originali Garmin, ovvero le RAM Mounts, indubbiamente le più robuste e indicate per l’uso motociclistico. Altrimenti i supporti offerti dai traversini delle proprio maxi enduro.
Il dispositivo non teme acqua, colpi, polvere e vibrazioni, potete quindi partire per ogni tipo di avventura perché noi lo abbiamo strapazzato in ogni condizione di guida, anche sulle mulattiere più impegnative della Liguria.
Quello che più abbiamo apprezzato girando soprattutto sui terreni più impervi e in luoghi remoti, è l’integrazione dei Montana 700i e 750i con la tecnologia satellitare bidirezionale inReach. Quest’ultima, utilizzando la copertura globale della rete satellitare Iridium, consente di restare in contatto sempre, soprattutto dove non c’è copertura telefonica, con familiari e amici tramite invio e ricezione di messaggi di testo ed e-mail, compilati tramite una pratica tastiera QWERTY, e di aggiornarli sulla propria posizione.
La funzione più importante è però la possibilità, in caso di emergenza, di inviare un SOS geolocalizzato al centro di emergenza internazionale GEOS®, segnalando la propria posizione e la situazione di pericolo, interagendo nella propria lingua con i soccorsi, per essere sempre aggiornati sul loro arrivo o per ricevere utili istruzioni o ulteriori informazioni.
Ovviamente, per accedere e comunicare attraverso la rete satellitare Iridium è necessario sottoscrivere un abbonamento, che va ad aggiungersi al costo dello strumento. I costi vanno da Euro 14,99 al mese a 74,99 al mese in base alle proprie esigenze di comunicazione.
Segnaliamo la presenza della fotocamera da 8 megapixel integrata, per il solo modello Montana 750i, che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare per darvi un’idea della qualità delle foto.
Quello che sicuramente è molto utile è poter scattare tante foto quando si fa una sosta, senza dover mettere mano al cellulare o altro, magari in condizioni in cui si potrebbero sporcare.
Tutti i modelli della nuova serie Montana sono dotati di connettività Wi-Fi, tecnologia ANT+ e tecnologia Bluetooth che consentono di collegarsi all’app Garmin Explorer per pianificare viaggi, sincronizzare waypoint, tracce o percorsi e per aggiornare il dispositivo in modalità wireless.
Parlando di autonomia, abbiamo praticamente mediamente girato per tutto il giorno (circa 8 ore di media ogni volta) senza mai collegare il Montana 750i all’alimentazione o a un powerbank. Infatti i modelli della nuova serie Montana sono dotati di batterie integrate agli ioni di litio in grado di fornire un’autonomia fino 18 ore in modalità GPS.
Per risparmiare batteria si può anche attivare la modalità Expedition per estendere la durata della batteria fino a 2 settimane: una volta attivata, lo schermo si spegne, ma il dispositivo continua a raccogliere, seppur in numero ridotto, i punti traccia GPS.
Pro e contro
I pro li abbiamo praticamente elencati nei vari paragrafi. Indubbiamente la nuova serie Montana 700, dopo tanti anni passati con la serie 600, ostenta un livello di tecnologia anni luce più avanti. Robusto, ben visibile, pieno di funzionalità nuove, soprattutto legate alla sicurezza, migliorato in ogni aspetto, è davvero il GPS ideale per ogni tipo di avventura.
Per contro il peso è aumentato, il che richiede maggiore attenzione circa il montaggio sulla moto per evitare che le sollecitazioni indeboliscano le staffe col rischio di perdere il dispositivo. L’antenna sporgente non ci fa impazzire ma è quella che garantisce la ricezione di cui vi abbiamo parlato, soprattutto indispensabile per la funzione InReach che ha il suo tasto dedicato (a cui prestare attenzione quando si ripone il GPS tra oggetti che potrebbero premerlo e attivarlo).
I modelli della nuova serie Garmin Montana 700 sono disponibili nei migliori punti vendita a un prezzo suggerito al pubblico da 599,99 euro a 799,99 euro, a cui si aggiunge per i modelli Montana 700i e Montana 750i eventuale abbonamento alla rete Iridium.