Cellulare alla guida e codice della strada: nuova vergogna

La tanto attesa riforma del codice della strada, con tanti dispositivi studiati in ottica di sicurezza, è stata rimandata al mittente, la commissione trasporti, dopo pochi minuti.

Dopo anni di lavori erano in arrivo grosse novità per il Codice della strada tra cui multe fino a 1.697 euro per chi usa lo smartphone al volante, ma…

Milano 27/09/2020 – Mentre molti quotidiano accennano alla riforma senza entrare nel dettaglio, apprendiamo purtroppo, dal sito di ASAPS – il portale della sicurezza stradale – che “il testo unificato dei venti disegni di leggi di riforma del Codice della Strada era stato depositato dalla Commissione Trasporti della Camera per l’esame in Assemblea da mercoledì 23 settembre. E proprio nell’aula di Montecitorio è stata deciso che cosa? Il ritorno in Commissione Trasporti, da dove era arrivato. Il relatore al ddl ha comunicato che “a seguito delle interlocuzioni che sono state svolte questa mattina in Commissione trasporti tra i vari gruppi e anche per tenere conto delle modifiche normative che sono intercorse tra quando il provvedimento è approdato in Aula e la giornata di oggi, propongo il ritorno in commissione del provvedimento”. Provvedimento per il ritorno al quinto piano, approvato in pochi minuti.

Quindi, mentre al Governo giocano a non lavorare, noi assistiamo impotenti a un teatrino che non fa altro che gravare sulla sicurezza di noi motociclisti, bambini, cittadini tutti.

Tra le tante novità contenute all’interno dell’attesa riforma del Codice delle Strada la nuova legge dovrebbe finalmente prevedere sanzioni più dure per chi guida con una mano sul volante (o sul manubrio) e l’altra sullo schermo del proprio telefono, tablet o personal computer. Secondo quanto previsto, alla prima violazione è prevista una salata contravvenzione che va da un minimo di 422 a un massimo di 1697 euro. In aggiunta alla multa, anche la sospensione della licenza di guida da un minimo di una a un massimo di otto settimane e una decurtazione di cinque punti sulla patente. Per chi è recidivo, le multe si inaspriscono: da 644 a 2588 euro, sospensione della patente da quattro a dodici settimane e decurtazione di ben dieci punti.

Ci uniamo quindi alla voce di Giordano Biserni, presidente Asaps, nel chiedere ad alta voce che si non perda più tempo, che si faccia il possibile per “sistemare” ciò che non va nel disegno di legge con la massima attenzione, perché purtroppo viviamo in un paese che capisce la gravità dei fatti solo quando le pene sono davvero severe e quando si mette mano al portafoglio.

Intanto noi motociclisti, i nostri figli, le nostre famiglie, tutti noi in generale, non possiamo fare altro che continuare a stare sempre più attenti mentre in strada continua questa vergognoso gioco irresponsabile dell’uso del cellulare e in purtroppo anche in parlamento a quanto pare…

PIEGA MANGIA VIAGGIA

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