Un’avventura radicale, un’impresa che sostiene le famiglie con autismo e altre disabilità, l’impegno e la sfida di una fata in moto.
Dal viaggio in moto di Franco e Andrea nascono “I Bambini delle Fate”, l’impresa sociale che si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti da partner locali a beneficio di famiglie che vivono la sfida dell’autismo e della disabilità.
Indice dei contenuti
- Il viaggio di Andrea e Franco
- I Bambini delle Fate
- Il viaggio di Claudia
- Come aderire e partecipare al “viaggio”
Da oggi anche Moto Excape supporta attivamente l’impresa e le persone che ne fanno parte come Claudia, mamma e motociclista.
Nel viaggio che stiamo per raccontarti ci sono un padre e un figlio – Franco e Andrea Antonello – e una Harley Davidson Electra Glide rosso fuoco. Un viaggio di tre mesi attraverso gli Stati Uniti e l’America Latina. Per questo viaggio Franco porta un borsone con poche cose. Andre, invece, porta l’autismo.
Il viaggio di Andrea e Franco
Quando Andrea ha 3 anni arriva la sua diagnosi di autismo e Franco entra nella bufera della disperazione. Per anni insegue ogni sorta di terapie: tradizionali, sperimentali, si rivolge persino ad uno sciamano. Nulla che serva a restituirgli una vita spensierata.
“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima.”
Così nell’estate del 2010, quando Andrea ha da poco compiuto 18 anni, Franco decide di abbandonare tutte le certezze e le routine così indispensabili per le persone autistiche. Contro ogni parere medico, attraversa l’oceano e parte da solo con Andrea, in sella alla Harley rossa. Nessun programma. Nessuna meta. Perdere ogni riferimento per riuscire finalmente a ritrovare la strada.
Per tre mesi, in sella a quella Harley, la normalità è abolita e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea ad insegnare a suo padre ad abbandonarsi e fidarsi della vita.
Dal viaggio all’impresa
Il viaggio diventa un libro. Il libro regala inaspettata fama. Franco ha così la possibilità di raccontare in tv, radio e giornali il sogno nato in quel viaggio: dar vita ad un nuovo sociale, un sociale ‘rock’, che garantisca il sostegno ai ragazzi con autismo e disabilità, con lo stile imprenditoriale che gli appartiene e il sorriso di chi lancia una moto lungo la strada.
Nascono così “I Bambini delle Fate”, impresa sociale con sede a Castelfranco Veneto. Nascono con un’idea ben precisa: niente donazioni sporadiche, niente fondi pubblici, niente 5×1000. Solo l’impegno responsabile di tante persone che scelgono di fare parte di una rete che aiuta concretamente il proprio territorio, i propri ragazzi, le proprie famiglie. Esattamente come un’adozione, ma con la possibilità di toccare con mano quello che viene fatto, perché viene fatto vicino a te: un’adozione ‘a vicinanza’.
I Bambini delle Fate si rivolgono a singole persone, alle attività commerciali, ai professionisti, alle piccole e grandi aziende, in un reciproco scambio: la donazione regolare diventa un modo per raccontare a tutti la propria responsabilità sociale d’impresa, garantendo continuità a ragazzi e famiglie. Tutto questo è reso possibile dall’impegno ed il lavoro degli incaricati e delle ‘Fate’: persone che, in tutta Italia, spendono quotidianamente tempo, energie e cuore per raccontare delle campagne di raccolta fondi e creare reti di donatori sempre più numerosi.
Il viaggio di Claudia
Una di queste si chiama Claudia Pirotti e sta all’altro capo della Pianura Padana, a Cuneo.
Dolce e gioiosa come la sua scoppiettante Suzuki Sv650 “panna e fragola”, Claudia macina chilometri per raggiungere chiunque abbia desiderio di conoscere I Bambini delle Fate e attivare la propria donazione.
Claudia è mamma di Tommaso, Sofia e Francesco, ragazzo autistico e con disabilità complessa. Come spesso lei stessa racconta: “L’essere la sua mamma è una delle esperienze più intense e meravigliose che possano accadere in una vita. E desidero fare del mio meglio, spendermi in ogni modo, perché i tanti “Franci” che abitano le nostre città possano avere qualche opportunità in più.”
Come sostenere “I Bambini delle Fate”
In tutta Italia sono già più di 3600, tra privati e attività commerciali, e più di 800 le imprese che hanno deciso di aderire a sostegno de “I Bambini delle Fate”. Un piccolo investimento a portata di tutti trasforma il denaro in sorrisi, un gesto in felicità per chi lo fa e per chi lo riceve, toccandolo con mano.
Per informazioni su come “salire in sella” con noi e soprattutto con Claudia, Responsabile de “I Bambini delle Fate” per il Piemonte e la Liguria, puoi scrivere a claudia.pirotti@ibambinidellefate.it o collegarti al sito I Bambini delle Fate.