Tunisia in moto off-road: preparazione e attrezzatura

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Abbigliamento e protezioni Alpinestars - Maschera Ariete Desert 8K

Ai primi di novembre siamo stati in moto tra le dune e le piste della Tunisia, per una settimana tutta all’insegna dell’avventura: ecco come preparare moto e pilota.

Chi pratica il fuoristrada lo sa bene, nulla va lasciato al caso quando si viaggia lontano e dove bisogna sapersela cavare in ogni situazione. Per questo motivo, in questo articolo vi raccontiamo cosa abbiamo fatto alla moto prima di partire, come l’abbiamo attrezzata per il deserto e cosa abbiamo fatto noi per prepararci a una settimana molto impegnativa.

Indice dei contenuti

  1. Preparazione della moto
  2. Preparazione del pilota
  3. Attrezzatura ed elettronica
  4. Borse moto e pilota
  5. Abbigliamento tecnico e protettivo

Nel nostro caso, la settimana di Tunisia desert stage con Oscar Polli, era principalmente dedicata alle monocilindriche, ma c’era anche un bravissimo rider con KTM 1290 Super Adventure, quindi, tutto (o quasi) quello che segue è rivolto ai possessori di enduro e maxi-enduro.

Come si prepara una moto per il deserto?

La nostra Husqvarna FE350 del 2020, come tutte le moto che devono affrontare i terreni sabbiosi della Tunisia, vanno preparate per un uso ben diverso dal classico giro enduro per i boschi italiani. Prima di tutto il motore, che va tagliandato alla perfezione e soprattutto protetto con: filtro aria nuovo, cover filtro antipolvere e cover antisabbia. Poi bisogna prendere un filtro serbatoio, per evitare che durante i rifornimenti finisca dello sporco all’interno. Per il carburante consigliamo poi un serbatoio maggiorato, come quelli di Acerbis.

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Gomme Anlas Capra Xtreme e Risemousse Enduro su Husqvarna FE 350

Gomme: quelle da enduro vanno benissimo, meglio se nuove e abbinate alle mousse antiforatura, perché in una settimana e quasi 1.000 km difficilmente una già usurata arriverebbe alla fine. Noi abbiamo scelto le Anlas Capra-Xtreme, sempre performanti su ogni tipo di terreno (anche sui percorsi tipici italiani) e le mousse standard da enduro di Risemousse, tra le migliori sul mercato per durata e resistenza. Sospensioni: è consigliabile sfilare le forcelle per alzare l’avantreno e poi trovare (magari con un professionista) il setting giusto per piste e dune.

Come ci si allena per il deserto?

Il deserto non perdona ed è tanto bello quanto impegnativo, ma allo stesso tempo accessibile a tutti. Il nostro consiglio è di prepararsi bene sia tecnicamente che fisicamente perché la sabbia nasconde tante insidie e richiede un minimo di tecnica specifica.

Tunisia in moto - Desert Stage con Oscar Polli freeracing school enduro maxi cross avventure viaggi
Oscar Polli – Campione del Mondo Rally Raid

Nel nostro caso ci siamo rivolti a Oscar Polli (Freeracing School), non solo perché fosse proprio lui a portarci in giro per le dune, ma perché ci insegnasse e spiegasse bene come allenarci prima. Così abbiamo fatto qualche sessione di allenamento e scuola a Ottobiano, dove abbiamo affinato la nostra tecnica sui terreni più morbidi e sabbiosi e poi in un paio di uscite in fuoristrada per completare il percorso e comprendere anche l’impegno dal punto di vista fisico.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto ci siamo affidati a Mario Bellavia (MB Trainig Program), preparatore federale di tanti campioni di enduro e rally, in primis per godersi molto di più il divertimento e lo spettacolo delle dune senza essere stremati, e poi perché si riduce notevolmente il rischio di infortuni.

Mario Bellavia - MB Training Program
Mario Bellavia – MB Training Program

Così, un mesetto prima di partire abbiamo iniziato un allenamento specifico di mobilità articolare studiato per i movimenti in moto, non solo in sella ma anche per assorbire urti, cadute, sollevare la moto, ecc. Parallelamente abbiamo dedicato qualche ora a settimana alle attività aerobiche come bici, corsa, vogatore, e al potenziamento muscolare a corpo libero con i 6 esercizi chiave che coprono la muscolatura e le articolazioni per questo sport: squat, stacchi, trazioni alla sbarra, panca piana con bilanciere, military press e dip alle parallele. Non per l’ultimo l’alimentazione, un fattore fondamentale da prendere in seria considerazione

Che cosa mi devo portare dietro?

Non mancano gli accessori indispensabili per un’avventura nel deserto, primo fra tutti il navigatore satellitare, che vi permette di orientarvi, seguire tracce e rotte. Nel nostro caso abbiamo usato un datato ma sempre efficiente Garmin Montana 600, compatto e leggero anche montato sul manubrio. Il nostro consiglio però va alla versione più recente, ovvero il Montana 700i che prevede anche un sistema di messaggistica e SOS satellitare su abbonamento.

Nuovi GPS Garmin Montana 750i 700i 700
Montana 700i

Per quanto riguarda i ricambi, oltre alle immancabili fascette in nylon, in diversi spessori e lunghezze, non dimenticate un paio di leve di ricambio, un filtro aria pulito e oliato e gli attrezzi necessari alle operazioni base. Per il discorso leve, consigliamo poi di montare un paio di paramani, anche in plastica, come i Bullit di Polisport che abbiamo abbinato al kit plastiche grigio specifico per Husqvarna FE.

Che zaino o borsa mi porto?

Per trasportare qualche ricambio, acqua, benzina e un po’ di accessori abbiamo deciso di montare delle leggerissime e ben studiate borse da enduro, modello Mojavi, prodotte dalla Giant Loop. Le borse si adattano perfettamente alle carene delle moto da enduro, senza intralciare il pilota negli spostamenti, permettendo di trasportare e stipare molto più di quanto si è abituati. A queste borse abbiamo poi aggiunto la Buckin’ Roll Tank Bag, piccolissima e utilissima borsa da serbatoio, per avere a portata di mano quello che serve senza scendere dalla moto, e una Armadillo Bag per trasportare 4 litri di benzina extra.

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Borse enduro Giant Loop

Addosso abbiamo scelto lo zaino Raw 12 litri e in alternativa il marsupio Zulu da 6 litri dell’azienda svedese USWE. I materiali sono estremamente resistenti e leggeri, con un unico gancio centrale, con tante tasche e un abbondante vescica per i liquidi. In questo modo abbiamo avuto sempre a portata di mano l’acqua da bere, barrette e altre piccole cose, senza praticamente avvertirne il peso o l’ingombro.

Cosa indossare nel deserto?

Come ben sapete gli sbalzi termici nel deserto sono notevoli, soprattutto in primavera e in autunno. Per questo motivo si passa da una decina (anche meno) di gradi di notte a oltre 25 di giorno in pieno sole. Per questo motivo ci si veste come i piloti della Dakar, a cipolla, e ci si sveste strada facendo.

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Abbigliamento e protezioni Alpinestars – Maschera Ariete Desert 8K

Per l’abbigliamento abbiamo quindi scelto Alpinestars, con un completo da enduro molto leggero, resistente e comodo, il Techstar Arch alternato al Venture XT, leggermente più pesante. Sopra abbiamo poi messo la giacca tecnica Venture-R Jacket, con le maniche staccabili, per una termoregolazione esterna perfetta, con diverse prese d’aria, una comoda tasca posteriore e la predisposizione per la vescica d’acqua.

Alpinestars: Stivali Tech 7 e casco Supertech M10
Alpinestars: Stivali Tech 7 e casco Supertech M10

Passando invece alle protezioni gli stivali Alpinestars Tech 7 sono una garanzia da sempre, per comfort e sicurezza degli arti inferiori. A questi abbiamo abbinato il casco Supertech M10 con maschera Ariete 8K Desert, leggero e comodo fin dal primo utilizzo, davvero sopra la media e la protezione per il corpo Bionic Tech V2 Protection Jacket, che ci hanno salvato da una brutta caduta in velocita sulle piste piene di sassi della Tunisia. Mi sa che la prossima volta opto direttamente per l’airbag da enduro sempre di Alpinestars.