Suzuki V-Strom 650 XT, la media maxi enduro progettata per i viaggi, i consumi contenuti e le performance perfette per un utilizzo on e off.
Durante la Suzuki V-Strom Academy, quest’anno svoltasi tra le suggestive colline intorno al Castello di Luzzano a Rovellasca (PV) abbiamo avuto modo di provare la maxi enduro 650 XT, già molto apprezzatissima sul mercato, nella sua seconda anima da avventuriera fuoristrada.
La moto si presenta come da fabbrica, con gli steli classici e senza alcun particolare elemento da fuoristrada, essendo già pronta per l’avventura, ad eccezione per gli pneumatici. Quelle di serie, troppo stradali, sono state sostituite da Anlas, con delle tassellate per uso misto, ovvero le super performanti Capra-X, distribuite in Italia da Innovabox.
Il primo impatto è buono, la moto è alta ma senza mettere in difficoltà nessuno (per fare off è necessario avere una maggiore distanza dal terreno), soprattutto quando si indossano gli stivali adeguati da enduro o da turismo/avventura (noi abbiamo scelto gli Alpinestars Corozal Adventure Drystar® oiled leather boot, davvero comodi e protettetivi).
La V-Strom è studiata per numerosi utilizzi: è la tipica moto da tutti i giorni per il tragitto casa/ufficio e ti permette di scappare lontano, anche in due, nei weekend o in vacanza. Inoltre l’impostazione “dual” è stata studiata apposta per andare a sporcarsi fuoristrada senza timore. Il bicilindrico di media cilindrata è dolce e progressivo, le vibrazioni sono contenute ed il peso in fuori strada è gestibile con notevole facilità. A nostro giudizio è un ottimo compromesso anche per il pubblico femminile.
La V-Strom viene proposta con Abs, Traction Control regolabile di serie, e per la 1000 anche la piattaforma inerziale.
A BORDO
Il quadro comandi lascia ampio spazio (forse troppo) al conta giri analogico, mentre sono relegate nella sezione digitale di destra tutte le informazioni come marcia inserita, velocità, livello del TC, temperature, conta chilometri e livello carburante.
La moto monta riser di serie ben proporzionati per un utilizzo sia off che da tutti i giorni, che accolgono un manubrio largo il giusto, sia per permettere una corretta postura di braccia e spalle, che per maggiore controllo nella guida fuoristrada. I comandi sulle manopole sono intuitivi ed immediati, anche se in off non si utilizzano, ma in strada si trovano facilmente.
MOTORE E PRESTAZIONI
La V-Strom ha una linea filante forse più stradale, dato il profilo aerodinamico, e spesso viene sottovalutata per un uso “off”, ma le sue disarmanti doti di affidabilità, maneggevolezza ed adattamento immediato ai tracciati di diverse fatture ci hanno letteralmente sorpresi. Abbiamo affrontato strade bianche in salita, anche molto ripide, ghiaia in discesa e tratti ad erba alta senza che la moto risentisse dei cambi di terreno e di pendenza. Il corso non consentiva al motore di esprimersi in maniera completa, in quanto il tracciato e i percorsi fatti non erano studiati ovviamente per la velocità ma per la tecnica di guida. Per chi sospetta che non abbia abbastanza schiena in basso possiamo invece confermare che la moto non presenta vuoti ai bassi regimi, è sempre pronta ma mai invasiva, il TC e l’ABS si attivano solo nelle situazioni estreme, lasciando al pilota il gusto della guida con la giusta la sicurezza.
Nell’off-road la velocità non conta, conta la risposta del motore e la sua affidabilità, e la V-Strom ha superato la prova a pieni voti. Durante il trasferimento dal campo base al castello, comunque spremuto le sei marce sempre pronte e gestibili a tutti i giri. L’erogazione è brillante e soddisfa anche chi ha una guida “allegra”. Le gomme Anlas Capra-X si comportano sempre egregiamente, dando davvero un ottimo senso di sicurezza sia sullo sterrato che sull’asfalto, anche se i tasselli e la mescola non possono promettere un chilometraggio pari a modelli più stradali.
CICLISTICA E FRENI
La leva del cambio e del freno posteriore sono regolabili in poche facili mosse, le manopole proporzionate così come le leve frizione e freno. Durante il corso abbiamo disinserito elettricamente l’ABS, togliendo il fusibile dedicato nel vano sotto sella ed abbiamo saggiato la reale potenza dei freni: mordono bene senza essere spugnosi anche nell’utilizzo intensivo, sono modulabili dando la giusta percezione del bloccaggio quando si esagera. Le sospensioni tradizionali sulla 650 non fanno rimpiangere gli steli rovesciati della 1000: assorbono con naturalezza le asperità dei molteplici terreni saggiati durante il corso, impedendo alle braccia di stancarsi e senza farti mai perdere il controllo della moto.
ERGONOMIA
La frase che abbiamo sentito ripetere spesso dai partecipanti al corso è stata: “questa moto è una bicicletta”.
Nonostante le sue dimensioni, la V-Strom ti mette subito a tuo agio, la seduta è intuitiva e comoda, la sella stretta il giusto tra le gambe e comoda in marcia, inoltre il serbatoio è disegnato in modo che le ginocchia possano aderire in maniera naturale allo stesso, senza intralciare troppo la guida in piedi. Le pedane sono state studiate in modo che la linea immaginaria tra le ginocchia e le braccia sia la più corretta possibile, anche per piloti con altezze importanti. Infatti al corso vi erano persone dal metro e settanta al metro e novanta. Ognuno ha trovato in maniera armonica la posizione ideale e corretta.
Nei tratti stretti ed irregolari la V-Strom si lascia guidare senza problemi, affronta le curve a gomito in modo intuitivo e naturale, senza mai dare senso di instabilità, ma mai sottovalutarla: in pendenza e da ferma ti ricorda subito che comunque ha un suo peso specifico importante (215 kg a secco) e un baricentro comunque alto come tutte le enduro stradali.
La comprerei perché:
è una tutto fare, regala soddisfazione sia nel touring misto che nell’off-road. La moto trasmette sicurezza e voglia di osare, con settaggi spartani ed essenziali non ci si confonde. Non ha fronzoli: il pedale del freno e la leva del cambio sono regolabili in 10 minuti. Il motore spinge bene sempre ed è parco nei consumi. In due non si possono pretendere miracoli di sprint ma ha sicuramente tutte le carte in regola per farvi fare tanti km e lunghi viaggi.
Cosa non ci è piaciuto: nell’era del digitale sempre più all’avanguardia ed economico stona il quadro comandi che lascia così tanto spazio al conta giri analogico a discapito di altre informazioni più utili per l’uso touring. Non ne comprendiamo il motivo su questo tipo di moto. La linea avrebbe bisogno di un restyling con maggiore carattere. Le dimensioni per una 600 sono più adeguate a una cilindrata maggiore, dovrebbe perdere qualche centimetro e chilo.
In conclusione
La V-Strom 650 XT risulta essere il giusto prodotto per chi ama il tassellato “turistico” e che comunque non vuole rinunciare al giretto della domenica, o cerca una valida alternativa all’auto per il tratto casa/lavoro. Con la V-Strom 650 XT Suzuki è riuscita a rivitalizzare un suo cavallo di battaglia, quello delle enduro/tourer di media cilindrata con prezzi interessanti sotto i 10 mila euro. Non è certo la storica “BIG” ma la direzione è quella giusta.
Abbiamo usato: abbigliamento Alpinestars, casco Premier. Ph. Credits (Giovanni Oriani – Suzuki Moto Italia)