Gargano in moto - un breve ma spettacolare itinerario tra mare, calette e monti immersi nella macchia meditarranea che si tuffa nel blu. Cosa fare, vedere e assaggiare.
Il Gargano, lo Sperone d’Italia, è uno dei più bei promontori da scoprire in moto. Itinerario da Manfredonia a Vieste.
Il territorio è costituito da rocce formatesi in ambiente marino e successivamente emerse perché coinvolte nella Tettonica delle placche: troverete aree boschive con rigogliose pinete, paesaggi montuosi, foreste, una spettacolare costa di bianche scogliere calcaree, grotte marine, lunghe spiagge sabbiose e borghi a picco sul mare.
Le strade che attraversano il Gargano, non sempre perfette come manto, regalano comunque emozioni di guida e di esperienza. Andate piano e godetevi ogni respiro in questa magica terra.
Il Gargano è il monte più vario che si possa immaginare – UNGARETTI
Manfredonia – Gargano – Ph. Canva
Da Manfredonia al monte Sacro tra natura e profumi
I borghi del Gargano conservano per molti tratti le caratteristiche antiche medioevali, dei borghi agricoli nelle zone più interne e dei borghi marinari lungo la costa. Ecco cosa vedere, fare e assaporare in questa magnifica terra.
Manfredonia merita una visita per ammirare il castello Svevo-Angioino voluto da Manfredi, fondatore della città. Oggi il castello domina il lungomare di Manfredonia e dai bastioni si gode di una vista unica sul mare. Da non perdere la Basilica di Santa Maria di Siponto, splendido esempio di Romanico pugliese.
Per chi ha voglia di curve e profumi meditarranei, consigliamo di prendere la pronviale SP55 in direzione Monte Sant’Angelo, celebre per il santuario di San Michele Arcangelo (Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO), meta di pellegrinaggi dei fedeli cristiani sin dal VI secolo.
Dal Monte Sacro a Mattinata
Per salire ancora più in alto, fino alla vetta più alta del Gargano Orientale, il monte Sacro, dovete imboccare la SP52b e poi la strada che vi riporta verso il mare, a Mattinata. Per raggiungere la vetta, a 874 metri sul livello del mare, si imbocca una pista sterrata che segue le pendici in ambienti destinati al pascolo. L’Abbazia di Monte Sacro fu sede del monastero benedettino dal VI al XIII secolo d.C. e fu uno dei più importanti centri culturali della Puglia del Medioevo. Oggi se ne ammirano ancora importanti resti.
Attraversando la valle carbonara, dove un tempo venivano accumulate le pile di legno utilizzate dai carbonai, si arriva a Mattinata. Qui, sul Monte Saraceno si insediò una popolazione pacifica, dedita all’agricoltura, alla caccia e alla pesca, i Dauni. Popolo molto diverso dai popoli italici del vicino appennino anche per il modo di onorare e seppellire i defunti. In questa necropoli sono state individuate ben 500 tombe. La salma del defunto veniva sepolta rannicchiata, come all’interno di un grembo materno.
Le baie del Gargano
Dopo la visita alla necropoli, proseguiamo lungo la provinciale SP53, poi SP54 che costeggia il celebre azzurro mare del Gargano. Qui, tra i pini d’Aleppo, curva dopo curva, le case spariscono e il mare riempirà i vostri occhi.
Baia di Vignanotica – Ph. Canva
Baia delle Zagare
Nel tratto di costa tra Pugnochiuso e Mattinata, dueimponenti faraglioni di falesia (l’arco di Diomede e la Finestrella dei sogni) si tuffano nel mare cristallino, nascondendo una delle baie sabbiose più belle di Puglia. Si chiama baia delle Zagare (ma è conosciuta anche come baia dei Mergoli). Consigliamo di lasciare la vostra moto al parcheggio della baia di Vignanotica. Un chilometro di sabbia che vale davvero la pena scoprire.
Baia di Vignanotica
Tra le calette dalle rocce bianche, immersa nella macchia mediterranea del Parco Nazionale del gargano, su tuffa in mare la celebre spiaggia di Vignanotica. Suggestiva e spettacolare tanto quanto le Zagare, e altrettanto meritevole di uno sforzo per raggiungerla per immergersi nel bu del Gargano. Da un viottolo sterrato che si fa spazio tra la macchia mediterranea si giunge alla splendida spiaggia bianca che richiama nei riflessi i biancori delle falesie che la lambiscono.
Vieste – La Perla del Gargano
Il centro storico di Vieste, comunemente chiamato “Vieste Vecchia”, sorge su un roccione a picco sul mare che si estende dalla spiaggia del castello a quella della “marina piccola” attraversando la sottile lingua di terra di “punta San Francesco“. Il borgo antico, di origine medioevale, ha mantenuto quasi integri i caratteri originari, come le caratteristiche viette irregolari, le piazzette e le case a schiera abbellite da piccoli balconcocini (mignali) e unite in corrispondenza delle stradine da piccole e caratteristici archi.
Vieste – Ph. Canva
Da non perdere la meravigliosa Cattedrale di Santa Maria Assunta di Vieste conosciuta anche come Duomo di Vieste. A pochi metri dalla cattedrale avrete modo di vedere una pietra chiamata la Chianca Amara, su cui venivano trucidati donne, vecchi e bambini nel lontano 1554, durante un incursione delle orde del terribile pirata Turco Draguth Rais.
Proseguendo verso la zona alta di Vieste si arriva al Castello Svevo. La salita vi lascerà a corto di fiato, non solo per la fatica (media) ma per il panorama emozionante che scoprirete in cima.
Il Gargano in tavola
Altro punto di interesse storico a Vieste è sicuramente la Piazzetta Petrone. Una terrazza sul mare, una vista unica, una piazzetta dal fascino senza tempo. Godetevi qui una cena a base di specialità locali, come le orecchiette con pomodoro e cacioricotta e alle cime di rapa, strascinati con alici salate e mollica di pane, troccoli con i ceci, cavatelli ai calamari, le melanzane e peperoni ripieni, carciofi ripieni con piselli freschi, i panzerotti mozzarella. Se non sapete che vino scegliere, il San Severo nelle sue varianti è perfetto per accompagnare la cucina tipica Garganica.