A partire da oggi, 25 luglio 2020, viene imposto il limite di 60 km/h sulle strade ritenute più pericolose del Trentino, o meta di smanettoni.
Le strade di montagna del Trentino, ritenute più insidiose, o meta di velocisti in generale, sono ora soggette ad un considerevole abbassamento del limite di velocità nell’obiettivo di ridurre il numero di incidenti. Così, dopo lo stop alle moto rumorose in Tirolo (con la proposta di estendere il provvedimento anche alle Dolomiti), arriva al pettine l’annosa questione delle strade scambiate per circuiti (da quei pochi elementi privi di senno) e delle amministrazioni pubbliche incompetenti e/o incapaci di trovare soluzioni più sensate.
Una soluzione che fa molto discutere e riflettere. In primis perché il limite imposto è in alcune tratte per tutti i veicoli a motore, mentre in altre solo alle moto (lasciando quindi le auto libere di “correre”). In seconda istanza perché come sempre siamo di fronte a una “pezza” all’Italiana che andrebbe affrontata con metodi e strategie nettamente diverse e più efficaci del classico sterile divieto.
Di fatto, da oggi, al grido di “vadano a correre a Misano” il vicepresidente della Provincia Mario Tonina ha introdotto i nuovi limiti di velocità per “scoraggiare” alcuni motociclisti indisciplinati. Le seguenti strade dovranno essere percorse ad una velocità da colpo di sonno e comunque rischiosa quando è solo la moto ad essere costretta al rallentamento.
S.P.85 del Monte Bondone: dall’innesto con la S.S. 45 bis Gardesana Occidentale, passando per località Sardagna, Candriai, Vaneze, Norge, Vason, Viote, Lagolo, fino a fine strada, corrispondente all’intersezione a rotatoria con la S.P.84 di Cavedine e la S.P.251 di Ponte Oliveti, nei comuni di Trento e Madruzzo.
S.P.25 di Garniga: dalla fine del centro abitato di Garniga Terme, passando per località Garniga Vecchia, fino a fine strada in località Viote, corrispondente all’intersezione con la S.P.85 del Monte Bondone, nei comuni di Garniga Terme e Trento.
S.P. 3 del Monte Baldo: iniziando poco a monte della fine del centro abitato di Brentonico, passando per località San Giacomo, San Valentino, Rifugio Graziani, Bocca di Navene, Dossioli, fino al confine con la provincia di Verona, nei comuni di Brentonico e Avio.
S.S. 240 di Loppio e della Val di Ledro, nel tratto della Val D’Ampola, fino all’inizio del centro abitato di Storo, nei comuni di Ledro e Storo.
Per i seguenti percorsi invece, verrà istituito il limite massimo di velocità di 60 chilometri orari , in entrambi i sensi di marcia, per la sola categoria dei motocicli, nelle tratte non soggette già ad un limite inferiore di 50 chilometri orari (valido per tutte le categorie di veicoli):
S.S.42 del Tonale e della Mendola: nel tratto compreso tra la fine del centro abitato di loc. Passo del Tonale, passando per Vermiglio, fino all’inizio del centro abitato di loc. Fucine.
S.P.31 del Passo Manghen: nel tratto compreso tra l’inizio del passo, in corrispondenza dell’intersezione con la S.P.65 Panoramica della Valsugana, passando per loc. Calamento, Passo Manghen, loc. Ponte Stue, loc. Canton, fino all’intersezione con la S.P.232 di Fiemme dir Molina, nei comuni di Telve e Castello-Molina di Fiemme.
Fonte ildolomiti.it
PIEGA MANGIA VIAGGIA