Itinerario in moto percorribile anche d’inverno: dal lago di Garda, fino al Trentino passando dal lago di Toblino.
Un Itinerario di poche ma significative tappe e strade panoramiche: il lago di Toblino, Santa Massenza, Lavis e Segonzano.
INDICE DEI CONTENUTI
Riva del Garda
Prima di partire da Riva del Garda, ci dedichiamo alla visita del Museo Alto Garda, il MAG, situato in una ex fortezza, la rocca di Riva, che espone mostre di storia e archeologia e ospita la pinacoteca, con opere dal XV al XIX secolo. Sempre a piedi raggiungiamo nelle vicinanze il campanile medievale Torre Apponale con vista sul lago. Di nota la Santa Maria Inviolata, chiesa barocca con affreschi e stucchi. Riva del Garda è molto apprezzata dagli appassionati di wind surf, per la costante presenza di venti forti. Visitato ciò che ci interessa, partiamo verso Arco, tramite la SS45bis, guidando circondati dagli ulivi. Passata la piana alluvionale del fiume Sarca, saliamo verso la Valle dei Laghi che si stende tra il Garda, le Dolomiti di Brenta e il monte Bondone. Le curve si suggono dolci e possiamo scegliere se proseguire verso Dro rimanendo sulla SS45bis oppure puntare verso Cavedine con la SP84. I due tracciati meritano in egual misura perché molto panoramici.
Lago di Toblino e Castel Toblino
Con le Dolomiti del Brenta che fanno da scenario, arriviamo al lago di Toblino, dove parcheggiamo le moto per andare a visitare il Castel Toblino, ubicato al centro di una piccola penisola al centro del lago. Accediamo tramite il caratteristico ponte levatoio castello è uno dei pochi esempi di roccaforte difensiva lacustre ed oggi ospita un ristorante che mantiene viva l’atmosfera di un tempo con arredi antichi. Il nucleo del castello risale al 201 D.C. allorquando venne edificato un piccolo tempio dedicato ai fati e alle fate, come testimonia il reperto archeologico risalente al III secolo D.C. noto come l’epigrafe dei Tublinati, visibile oggi nel muro del portico interno.
Santa Massenza
Visitato il castello, passeggiamo sul lungo lago oppure sempre sulla SS45bis percorriamo i circa 2 chilometri che ci separano da Santa Massenza, un graziosissimo borgo rivierasco e il suo bacino idrico. Non possiamo esimerci dall’assaggiare le famosissime grappe prodotte da alcune piccole e medie distillerie site in loco. Per i trentini Santa Massenza è visto come il paese del “lambicar”, cioè l’antica arte di distillare mediante alambicchi. Da visitare la centrale elettrica di Santa Massenza e la sua caratteristica sala delle turbine scavata nella roccia alla profondità di 600 metri.
Lavis
Lasciata Santa Massenza, guidiamo tra i vigneti fino a Cadine, da dove imbocchiamo la SP85dir e saliamo veloci fino a Candriai da dove prendiamo la “Strada del Bondone”, la SP85, che scende verso Trento con i suoi tornanti. Tramite la statale 12 e 612 arriviamo alla collina di Lavis. Qui il panorama toglie il fiato, con i vigneti diffusi a perdita d’occhio. Merita una fermata per le foto di rito e tirare un po’ il fiato.
Segonzago
La SS612 ci porta tra filari e curve alle piramidi di Segonzago, che un po’ ci ricordano gli scenari del vecchio West. A Trento manca poco, basta imboccare la SP71 e ci ritroviamo a guidare per la Valsugana, fino alla SS47 da dove arriviamo in città.