Da Roma a Roma: “Giro l’Italia e torno”

Da Roma a Roma: il viaggio in moto intorno all'Italia, dentro i profumi, tra le persone, attraverso i sapori della nostra splendida terra. Ecco i primi 10 giorni di Gio.

Napoli Giro Italia in moto
Da Roma a Roma - Napoli

Giro d’Italia in moto, ma non un semplice tour, bensì una vera “circumnavigazione” dello stivale lungo la costa del paese più bello del mondo.

Gio Sorrentino, in sella sua Royal Enfield, ci racconta i primi 10 giorni di questo viaggio tra le statale, tra gli Italiani, tra i paesi e i sapori che rendono il nostro “stivale” il più invidiato di sempre.

1Roma Napoli Scalea

Scalea Giro Italia in moto

Roma ore 08:30 del 1 agosto 2020, sono nel garage dove ho allestito la moto, della La Rossa. Una Royal Enfield Gt continental 535. Bauletti laterali pieni di pezzi di ricambio eventuali ed attrezzi.
Camere d’aria, olio, grasso, lampadine, elastici porta pacchi, chiavi inglesi, nastro isolante e un paio di santini dei vari santuari girati da mia Madre, non si sa mai. Un bel borsone alle mie spalle, casco apribile e si parte direzione Napoli!

Regole del viaggio: no autostrade, velocità di crociera 90 km/h. e al massimo, dopo due ore e mezza di marcia, una sosta di un’ora.

Il caldo picchia duro, la strada scorre senza scorci particolari, se non quello dell’imponente Vesuvio quando arrivo a destinazione. Riesco a vedermi con alcuni amici e  a girare per il centro storico della città. Poi tappa a pagani (perché sono originario di li) e notte dai parenti.

Ancora non sono entrato con la testa nel Viaggio. Ancora tutto è nuovo, ma estremamente emozionante. Incontro persone lungo al strada, tanti motociclisti con cui condividere passioni, amori, esperienze.

A scalea, praticamente alloggio dentro al mare. Nemmeno il tempo di consegnare il documento nel B&B che subito mi fiondo in acqua. Che spettacolo!

Riparto la mattina presto per atterrare direttamente a Villa San Giovanni, fermandomi nei vari Pizzo, Vibo, Gioia Tauro ad assaggiare dolci e tipici prodotti locali. La Rossa inizia a guardarmi in modo strano, come per dire: “Se non la smetti di mangiare sulla mia sella non ti ci faccio salire più”. Ci si imbarca da Villa San Giovanni direzione Messina e si sbarca in Sicilia!

2Sicilia

Palermo Giro Italia in moto
Palermo – Cattedrale

“Nel bene o nel male, la Sicilia è l’italia al superlativo.” Edmonde Charles Roux

Dormo a Villa Franca. E la mattina successiva riparto con un sorriso a 54 denti. Milioni di curve guardando il mare. E più si va giù e più ci si innamora di questa terra. Durante il tragitto ascolto un po’ di musica e a volte parlo al telefono con la mia collega nel quartier generale a Roma che mi indica dove pernottare.

Il casco è una Benedizione scesa dal cielo. L’Airoh Rev 19 mi permette di viaggiare fresco e protetto con la mentoniera che scompare sul retro, e se piove torna a essere un integrale. Comodo e versatile.

Sosto a Palermo e incontro un amico: Simone, Palermitano Doc di circa 30 anni scarsi che ho conosciuto sul web grazie ad una passione in comune : la Royal Enfield. Si è presentato al Bar dell’incontro con una Bullet edizione limitata immacolata! Una delle moto più belle mai viste della Royal Enfield. Uno spettacolo. E scopro che fa la guida turistica di Palermo!

Inutile spiegarvi quanto sia stato bello scoprire Palermo, in moto e in sua compagna: un capolavoro di città raccontata, dettaglio per dettaglio, da un animo nobile, colto e coinvolgente. Guidiamo dalla Cattedrale al Teatro Massimo ( dove hanno girato il film il Padrino), mi mostra le chiese più importanti e le vie più prestigiose come se guidassi in un romanzo. Passiamo anche in Via D’Amelio è lì il cuore mi si è stretto. Angoscia, terrore, rabbia. A Mondello ci siamo salutati, non prima di uno spuntino a base di: panelle, crocchè e pane cà meusa (il panino con la milza).

Roma Giro Italia in motoLa mattina seguente parto per Erice, un borgo da non perdere. Un simpatico tragitto con una salita tutta curve, per visitare prima il castello di Erice e poi il Borghetto tra le mura secolari. Ovviamente la mia religione mi impone l’assaggio dell’arancina tipica siciliana e del cannolo, voi non avete idea!

Si riparte la mattina in piena nebbia estiva per andare a Gela dove mi aspetta una collega che come me si occupa di animazione per bambini, la Up animazione, che prima mi fa girare la città per vedere tutti i posti più caratteristici e poi mi molla un microfono in mano nella sua ludoteca dove ho diretto una festa per bambini di 6 anni. Fantastico!

Da Comiso, la Rossa mi porta verso le splendide acque di Marina di Ragusa tra tuffi, cucina e paesaggi mozzafiato. Due giorni di pura vacanza, ma il viaggio deve continuare e con una sola tappa, macino 350 km d un fiato fino a lasciare la Sicilia: Superlativa, romantica, colorata, curiosa, gustosa, unica.

3Il viaggio continua

Calabria moto itinerario bici cicloturismo percorso
Salento -Baia di Porto Selvaggio

Sono in Calabria ora, altra terra da Amare. E’ il decimo giorno di viaggio. Il raccordo anulare è un simpatico nostalgico ricordo. Mi trovo in questa terra piena di sole e di dialetti. Iniziò a risalirla dopo una notte a Siderno. Direzione Lecce, sfogliando appena appena qualche pagina della Basilicata, entro in Puglia e li mi aspetta ancora del Paradiso.

Io sono felice. Qualcosa si sta trasformando e sono sicuro che presto saprò definire come sta evolvendo. Continuiamo la Rossa e io come un destriero  e il suo cavaliere errante a macinare Chilometri e scoprire luoghi, storie, persone originali.

Tutto questo è l’Italia… seguimi per le prossime tappe!

Foto e testi di Gio Sorrentino

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