Toscana in moto: itinerario in Garfagnana tra curve, alpi e castelli e tanti piatti buonissimi da scoprire.
Un itinerario perfetto per divertirsi in moto e scoprire i tesori nascosti della Garfagnana, al confine con la Liguria e a pochi chilometri dalle Cinque Terre, da Lucca e Pisa.
Indice dei contenuti
Aulla
In Lunigiana, Aulla è la cittadina da cui decidiamo di partire, in direzione sud-est, lungo la SS63 (la statale che porta a Reggio Emilia attraverso il Valico del Cerreto). Sorge in una posizione strategica tra i passi della Cisa, del Cerreto, Lagastrello e sulla strada per Casola e la Garfagnana, quindi un punto perfetto per tante escursioni e gite in moto. Sconvolto dai bombardamenti aerei nel corso dell’ultima guerra, il borgo offre tantissime attività e cose da vedere, di interesse storico e artistico, come la famosa Fortezza della Brunella, forte militare di tipo rinascimentale. Trovate tutte le informazioni al seguente link: Aulla in Lunigiana – Toscana in moto tra i Borghi medievali.
Dopo circa 12 chilometri, si svolta a destra in direzione Gassano, lungo la Strada Regione della Garfagna SR445, che pian piano diventa sempre più tortuosa ma soprattutto divertente per le nostre due ruote. Si procede quindi a una andatura moderata, perchè le curve sono davvero tante e i tornanti non mancano. Ma è lo scenario a rapire il nostro sguardo, tra natura, boschi e panorami unici che ci accompagnano per circa 45km fino a Piazza al Serchio, antico borgo medievale, dove si possono ammirare i particolari “Doglioni rocciosi“.
Il viaggio nel tempo
A pochi chilometri dal borgo possiamo quindi tornare indietro nel tempo di qualche secolo e visitare la splendida Fortezza di Verrucole, a San Romano in Garfagnana. Situata su di un colle irto ed impervio, la rocca fu strategica per il controllo delle battaglie e scorribande della zona, diventando nel tempo un possedimento ambito dai lucchesi, dai fiorentini e dagli Estensi per la sua grande posizione strategica. Passeggiando per la fortezza si possono ammirare i camminamenti, le cucine, la cappella, la residenza signorile, i sotteranei e la polveriera. Dalla terrazza della Rocca poi si ha un’idea completa della fortezza e si può ammirare “il più bell’orizzonte della Garfagnana” con un panorama che va dal versante appenninico del Parco dell’Orecchiella e della Pania di Corfino, fino al Pisanino ed alle altre cime delle Apuane.
Castelnuovo in Garfagnana
Terminato il nostro viaggio nel tempo, riprendiamo le moto per dirigerci verso Castelnuovo in Garfagnana, centro principale di questa magnifica terra. Tra le costruzioni principali spicca la Rocca Ariostesca, castello medievale che si è evoluto nel tempo e dalla splendida terrazza che guarda sulla piazza principale. Meritevole di visita è anche il Duomo, costruito nel 1500 sulle rovine di una chiesa romanica dell’XI secolo. Nelle vicinanze del paese è da vedere anche la Fortezza di Mont’Alfonso, ultimo presidio del Ducato di Ferrara. Rammentiamo infine che Castelnuovo è anche il punto di partenza ideale per esplorare le bellezze naturalistiche del Parco dell’Orecchiella e il Parco Regionale delle Alpi Apuane.
Isola Santa
Suggeriamo vivamente di allungare la strada per una visita all’Isola Santa, un “hospitale” del 1260 che accoglieva i viandanti. Il borgo è posto a 550 m s.l.m e si affaccia su un lago artificiale, riempito dalle acque del torrente Turrite Secca. Ogni dieci anni, lo svuotamento del bacino fa riaffiorare gli edifici semidistrutti del villaggio, in particolare un mulino e un ponticello di pietra.
Cosa mangiare
Intanto, come sempre, la fame è salita ad ogni curva e ad ogni sosta, vediamo quindi quali sono alcune specialità e piatti da non perdere.
- Il Farro, soprattutto sotto forma di minestra (davvero ottimo in ogni stagione).
- La Polenta di Formenton Otto File, antica varietà di mais, ottima con i funghi che qua crescono sempre abbondanti.
- Il Neccio, una sorta di crepe morbida di farina di castagne che è arrotolata e farcita solitamente con la ricotta fresca.
- Le Crisciolette, tipiche di Cascio, sono preparate come il neccio su cotte o testi di ferro, in questo caso unti con del lardo e l’impasto è ottenuto con un mix di farine di grano e mais.
- Frittelle e cagio, servite nei cartocci e accompagnate appunto da pezzi di formaggio, sono un’altra specialità garfagnina.
- I salumi: il Biroldo, fatto con parti povere del maiale tra cui testa, polmoni, cuore, lingua e pezzetti di lardo; la Mondiola, decisamente più pregiata, è un salame morbido a grana grossa ottenuto dalle parti anteriori del maiale.